sabato 1 gennaio 2011

Il primo post della nuova decade!

Eh, già, la decade 2001-2010, la prima del nuovo millennio, è finita. Sigh sigh, sob sob, meno male, evviva. Considerando che nei primi mesi del 2001 andavo ancora in terza media, il che significa che pensavo ancora che il mondo fosse bello e che tutti in fondo fossero buoni, l'evento si fa in parte epocale. Una ) che si chiude. (aperta parentesi e chiusa parentesi).
Cosa mi ha lasciato questa decade? Mah: i fumetti Bonelli, i fumetti non Bonelli, Lost, questo blog, gli amici "virtuali", il mio primo (e al 99,99% unico) amore, la mia prima (al 99,99% di una lunga serie) depressione, la consapevolezza di aver perso una marea di danaro, la consapevolezza di essere sfigato in amore, nel gioco e pure in salute, la consapevolezza di non essere più un ragazzino e di non essere più libero di fare quel che mi pare. Ah, e poi un cellulare che legge i pdf, così - come se non bastasse - i fumetti li leggo pure lì. Qualcosa di buono, dunque, c'é.

Già, chi l'avrebbe mai detto? L'anno più brutto della mia vita (forse peggiore persino del lugubre 2003) si è concluso abbastanza serenamente e con parecchie risate. Già, chi l'avrebbe mai detto? Il merito è del mio sgangherato parentame. Al diavolo gli anticonformismi a tutti i costi: evviva le cene coi parenti (quelli più stretti), evviva l'abbacchio, il vino, la tombola, le carte, il solito albero di Natale con le solite luci, evviva i numeri natalizi di Topolino con le storie con la neve e Babbo Natale in tutte le salse, i film sentimentali con la neve e Babbo Natale e le persone che si innamorano, evviva gli zii, i "nipotini" piccoli, i cugini e le cugine (uniche donne che posso permettermi di toccare senza rischiare denunzie). Evviva quel calore famigliare, che sarà pure finto (durante il resto dell'anno non ci si vede e ci si sente pochissimo, del resto ognuno ha la sua vita) ma ho solo loro, e ne avevo proprio bisogno. Non si può stare soli anche a Natale.
A capodanno sì, me ne importa poco (e poi ci sono abituato); ma quei cinque-sei giorni di conformismo e isolamento dal mondo...aah, che pace.

In virtù di queste sconvolgenti rivelazioni, non farò propositi per l'anno nuovo. Sono sempre gli stessi, chi vuole si cerchi i post degli ultimi due capodanni (capidanni? capidanno?). Tanto, come diceva il sommo Leo, "avevo anche promesso che avrei rimesso a posto la stanza". (Curiosità vuole che sia l'unica cosa che realmente faccio di continuo, da buon massaio).

Cosa ho imparato nel 2010? Che, dopo vent'anni, mi piace la pancetta nella pasta; che - incredibile a dirsi - le Poste non sono così nefande come si racconta; che collezionare è bello, ma snervante; che ho i "nipotini" piccoli, quindi sono vecchio; che -senza retorica - c'é davvero tanta gente che non è felice, ma coglie il buono di quel che la vita le offre, e così dovrei fare pur'io; che adoro Lost anche con le repliche, e che guardarle sul cellulare prima di dormire mi avvicina all'orgasmo (quindi con la fine non ha perso nulla); che la Disney Italia è in netta ripresa, e che ancora mi piace leggere Topolino (con la giusta dose di esigenza); che non sarò mai un adulto, ma sempre un 'bambino vecchio'; che, di conseguenza, non avrò mai la ragazza; che non me ne frega niente di avere la ragazza per forza, voglio solo essere amato; che, dopo questa frase, anche l'ultimo lettore, se ancora ce n'era uno, scapperà da questo blog; che non sarò mai amato; che sono troppo onesto per fare il politico; che sono disonesto perché scarico le cose da internet; che sono grasso e vorrei dimagrire, ma continuando a mangiare quello che voglio; che l'unico effetto che mi provoca il fumo è un dolore alla nuca; che non mi ubriaco ma, al massimo, troppo alcool mi fa venire l'abbiocco; che dormo a comando, come i cani; che, quando dono il sangue, vengo sempre rimproverato di non curarmi abbastanza, come si fa coi bambini; che sono un bambino cane, rompiscatole e rabbioso oppure docile e mansueto, a comando; che odio stare solo, ma se sto solo sono a mio agio, e se sto in compagnia prima che mi sciolgo la compagnia mi ha già scaricato; che alla fine è sempre bene perdonare, eccezion fatta se la persona da perdonare è chi scrive; che il signor Bonaventura è un personaggio ancora modernissimo, e che mi diverte moltissimo parodiarlo (anche se nessuno apprezza); che penso di sapere troppo; che penso di non sapere nulla; che penso troppo; che ho perso troppo, in particolare oggi; che i soldi, il lavoro, la casa, il mutuo, ecc. non danno la felicità, ma mi sa che prima o poi mi toccherà andare in quella direzione; che non so se questo blog arriverà a festeggiare un altro capodanno. Nel dubbio, buon 2011 a tutti.