mercoledì 30 dicembre 2009

Le migliori letture del 2009 (uno speciale di Top Faiv!, se vi va)

Tendenzialmente, sono due gli stati d'animo in cui preferisco leggere: quando ho voglia di vivere e quando non ho voglia di vivere. Nel primo caso, leggo perchè mi diverto, imparo, creo astrusi collegamenti e associazioni mentali fra quello che sto leggendo e le più svariate cose. Nel secondo caso, mi rifugio nella lettura perchè reputo i libri le uniche cose - intellettualmente - oneste presenti sulla Terra, ma soprattutto leggo perchè, non avendo voglia di vivere, non ho altro da fare.

Dato che, come ho ripetuto fino alla nausea (giuro che non ne parlerò più), quest'anno mi sono ritrovato sia nell'uno che nell'altro caso, ho letto parecchio. Motivazion per cui [scusate, mi scappa la divagazione: non sentite anche voi come "motivazion per cui" riempie la bocca? E' una espressione che mi garba molto, anche se, opino, credo che sia sbagliata. Ho opinato. Opino e divago, ebbene sì. Ma quando scappa scappa, che volete fa'] non ricordo tutto quello che le mie pupille hanno assorbito. Però alcune le ricordo, e penso che sia perchè queste alcune sono quelle che più mi sono piaciute.




Il mio nuovo mito.














Un mito vecchio, ma sempre attuale. Anche quando parla del passato. (anche perchè, qui da noi, il presente è uguale al passato)








Divertente, appassionato, bizzarro e intelligente. Ho deciso che dovrò applicarmi in quest'arte, per sembrare ancora più colto.









Una scoperta.
Capolavoro!









Vecchi ricordi....ma ancora grande tecnica, da riscoprire. Un giorno o l'altro lo analizzerò come si deve.







Oh, a me i fumetti vecchi, scritti dai grandi vecchi, conquistano sempre: danno proprio l'idea del mistero, dell'avventura, della polvere....affascinanti. Quest'anno, poi, m'è presa la fissa di Buzzelli. (no, davvero: io sono uno che si prende le fisse per ogni cosa, ma Buzzelli è ormai parte di me)






L'ultimo colpo e La casa dorata di Samarcanda su tutte. Ma anche Petra Cherie...
Da dire pure che la collana della Gazzetta si sta riprendendo, dopo un inizio deludente.








Il mattone a cui ho dedicato pure una video-rubrica. Beh, che c'è da dire? L'unica cosa brutta è che, per rileggerlo, dovrò riprenderlo in mano....preparo già l'ingessatura.































Riuscirò a trovare gli altri 3 libri e a finire la trilogia? Spero di sì, odio lasciare le cose a due quinti.




E poi il resto:
American Psycho, Il giorno della civetta, il Dylan Dog gigante n.18, La storia del topo cattivo, e altro....

Insomma, un buon 2009. Che il 2010 sia altrettanto buono!
(un augurio ad una cosa astratta...chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrei fatto cose del genere? Eh, come dicono i francesi, le témp chànge..o una roba così)

lunedì 28 dicembre 2009

W i Bonettoni! (che son d'essai)

Premetto che, riguardo ai mitici cine-panettoni, il mio pensiero non è precisamente lo stesso del Governo. La mia idea di tali film è press'a poco questa:



Bene: ciò che dovevamo premettere l'abbiamo premettuto (non ci manca la goliardia), passiamo al resto (niente mancia).

Se ci sono i cine-panettoni, non ci saranno anche i Bonelli-panettoni, per caso? Beh, non so se sia proprio per caso, o se c'entra qualcosa il fatto che dovevo scrivere il post, il punto è che i Bonelli-panettoni esistono eccome. Ecchiveli qua:

Tex - "Sparatoria nel deserto": Tex e Carson cavalcano nel deserto, quando, all'improvviso, incappano in una banda di mascalzones che tratta male una famiglia di Apache. Tex e Carson, con qualche pistolettata e alcune scazzottate, salvano gli indiani, per poi festeggiare con due bistecche alte due dita e una montagna di patatine fritte. Alla fine, augurano "buon Natale" ammiccando ai lettori.

Zagor - "Morte!": Zagor e Cico preparano l'albero di Natale, quando vengono informati di una terribile notizia: il vampiro Rakosi è ancora vivo e sta preparando la sua atroce vendetta nei confronti di Zagor! Alcune scazzottate più tardi, Zagor e Cico sconfiggono Rakosi e tornano a Darkwood, ma scoprono che l'albero se l'è pappato un orso golosone. Mentre Cico capitombola sbadatamente, Zagor sghignazza e augura "buon Natale" ammiccando ai lettori.

Dylan Dog - "Il delitto di Johnnie": una serie di omicidi scuote Londra, proprio nei giorni dei preparativi del Natale. Chiamato ad indagare da un'affascinante donna divorziata un po' stressata, a cui hanno ucciso l'ex-marito a cui teneva ancora, Dylan indaga, non prima di un piccolo siparietto con Groucho in cui si scherza sul Natale e sul divorzio. Dopo alcune indagini, Dylan scopre che il colpevole era nientemeno che il figlio Johnnie, posseduto, però, da un potente demone.

Nathan Never - "Il mistero della persona scomparsa": una persona viene rapita, ma fa in tempo a lasciare una piccola traccia della sua scomparsa: poco prima di essere portata via dal commando di uomini col volto coperto, brucia l'albero di Natale e da fuoco all'intera casa. La cognata della suocera dello sventurato tapino (che è anche la maggiore azionista di una casa farmaceutica molto nota) chiede all'Agenzia Alfa di investire i propri migliori uomini nell'indagine. Nathan e Branko, così, indagano, per poi scoprire che dietro a tutto si celava una complessa macchinazione ordita proprio dalla maggiore azionista di una nota casa farmaceutica. Nathan e Branko, come regalo di Natale (a pronunciare l'irriverente battuta è Branko), si portano via un po' di cose che utilizzeranno, forse, chissà, in qualche storia futura.

Martin Mystère - "Le gioie del Natale": quando Martin afferma di essere preoccupato dal suo precoce invecchiamento, Diana gli rimprovera di ripetersi. Al chè Java ringhia e - meno male che c'è lui - addobba l'albero. Martin ne approfitta per riempire alcune lacune all'ignaro neanderthaliano, e spiega che l'usanza di addobbare l'albero deriva dal rito dedicato al dio frigio Attis....ma, sul più bello, ecco un nuovo mystero piombare come all'improvviso sulle vite di Martin e dei suoi amici. Un professore, recentemente salito alla ribalta delle cronache per aver rinvenuto una misteriosa stele a Myra, è stato ucciso. Mystère capisce subito che Myra è la città natale di San Nicola, da molti erroneamente associato a Babbo Natale, e si reca in Turchia per risolvere il mystero. Mystère e Java si scontrano anche col segretario del professore (e suo assassino) e riescono a decrittare la stele, ma il segretario muore nella frana della grotta che aveva scelto per uccidere i due eroi. Così non scoprirà mai che la stele riportava una scritta davvero impossibile:"vivi il lato Coca-Cola della vita", un augurio di Nicola alle generazioni future. Ammiccando ai lettori, i nostri brindano con la nota bevanda e augurano a tutti i lettori "buon Natale".

Dampyr - "Nebbia sulla Manica": Harlan, Tesla e Kurjak stanno percorrendo il tunnel sotto la Manica, quando alcuni vampiri, da sempre appollaiati a testa in giù, li aggrediscono. Facendo sfoggio di un accattivante bretone, Kurjak distrae i vampiri e Harlan e Tesla li uccidono tutti. Giunti in Inghilterra, i 3 si augureranno "buon Natale" in una bettola di un paesino di campagna.

Julia - "Freddo Natale": un uomo vestito da Babbo Natale, che fa il mendicante in strada, muore. Sulle prime il colpevole sembra il padre banchiere, che non voleva che il figlio finisse in quelle condizioni; ma poi, osservando per bene i comportamenti dei personaggi, Julia si rende conto che il giovane (di trentasette anni) è morto per overdose di sonniferi.

Però è d'essai.

Mi piacerebbe moltissimo che il Ministro Bondi leggesse questo blog: esso, infatti, è già un blog d'essai* - non foss'altro perchè non lo legge nessuno -, ma non dispiacerebbe al suo autore godere di sgravi fiscali e fondi speciali (non perchè gli servano, nullafacente com'è, ma per il gusto di avere qualche privilegio); e questo può accadere solo sotto l'egida del Ministro Bondi e dei suoi sottoposti.

Quale altro Ministero (sineddoche per "Governo") direbbe che "Natale a Beverly Hill's" è un film d'essai? Nessuno dotato di buon senso, e quindi solo questo. Ora, il nostro blog è senza dubbio di interesse culturale: 1)è specchio della società contemporanea (ci scrivo le mie cose, e io sono abbastanza vivo, hic et nunc); 2)ha una comicità che capiscono realmente solo in pochi, come i film dei Vanzina; 3)usa le sineddochi, il che vuol dire che una certa cultura sottesa c'è.
Capito, Ministro? Legga questo post e mi dedichi una poesia. (Le raccomando, però, di non leggere gli altri post, sennò mi chiude il blog...ora, in pochi va bene, w l'essai, ma non vorrei ritrovarmi a leggermi da solo, in gattabuia).

* come, da oggi, è ben visibile nell'occhiello in alto. Un sentito ringraziamento alla redazione, cioè a me, che appena se ne è resa conto, ha provveduto a sventolare sotto gli occhi di tutti il prezioso riconoscimento.

venerdì 25 dicembre 2009

Letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

se sei un esperto di calligrafia come quella tipa mora che fino a qualche anno fa si vedeva in tivù e, leggendo come scrive la gente, diceva delle cose su questa gente e, oh, ci prendeva sempre (ma secondo me era tutto preparato), se sai fare anche tu queste cose, beh, non fa niente, perchè tanto ti sto scrivendo sul pc portatile, e dal pc portatile non puoi di certo riconoscere la mia calligrafia. Però, se ti avessi scritto a penna (e su carta), forse mi avresti riconosciuto. Infatti mi sembra di averti già scritto, una volta. Mi pare che andavo all'asilo, o in prima elementare, e qualcuno mi aveva costretto a scrivere una letterina a te per chiederti di portarmi dei regali. Lo feci, e tu evidentemente la leggesti, e mi portasti i regali, mascherandoti da collega dell'ufficio di mio padre. Poi, però, non ti ho più scritto. Un po' perchè sai come vanno le cose, il lavoro, lo studio, si ha poco tempo e ci si perde di vista; un po' perchè, ti rivelo, ho scoperto quasi subito che non esistevi (e immagino non esisti tuttora). A parte un anno, in cui tutti i miei parenti, e persino alcuni che non erano parenti, si erano messi d'accordo per farmi credere che il sacco dei regali l'avessi portato tu, facendolo comparire magicamente in un modo che, dopo 15 anni, ancora non ho capito, a parte quell'anno, io lo sapevo che i regali me li compravano i miei genitori e i miei zii. Altrimenti, perchè avrebbero dovuto chiedermi "Cosa vuoi per Natale?", incartare i regali insieme a me e farli mettere sotto l'albero a me? Non avrebbe avuto senso. E' vero che molte cose non hanno senso a questo mondo, Babbo Natale, però se uno fa due + due pian piano alle cose ci arriva, no? Sarà che quel tale a cui hai rubato il lavoro, quello di Betlemme, mi ha fatto (in realtà io credo che quel tale non abbia fatto proprio niente, però l'altroieri il Papa è caduto e allora ho pensato:"qualcuno lassù mi ascolta") molto arguto, motivo per cui, quando ogni anno vedevo in tivù la pubblicità di te con gli orsi polari, che portavate la Coca-Cola in giro coi camion rossi, la cosa mi puzzava sempre un po'.
Oggi che ho 22 anni, però, sono qui a scriverti, Babbo Natale, perchè le cose così come vanno non è che vadano proprio da paura, come diciamo noi giovani in gergo. Tu obietterai: ma non va mica così male! Certo, lo so che non va proprio da far schifo ("così male" è retrò, Babbo), ma se può andare meglio perchè non andarci? Imperciocchè ti scrivo, per chiederti 22 anni di regali arretrati, nella speranza che li esaudirai, anche se non sei un genio (mi sa che hai studiato al Cepu).
1- prima di tutto mi devi portare la pace nel mondo. Te la chiedo per primo, sennò poi me la scordo. In realtà so bene che te la chiedono in tanti, soprattutto quelle che partecipano ai concorsi di bellezza, vabbè, tu fai conto che io sia un bel ragazzo (ecco, magari mi dici:"Scusa, Max, non c'ho la pace nel mondo, ma sei vuoi ti trasformo in un ragazzo figo", e io chiudo un occhio).
2- poi devi far sì che io diventi, non dico figo (se puoi, però, va benissimo), ma almeno una persona normale. Quindi mi devi togliere l'allergia alla luce del sole, che non posso mica sempre andare in giro con gli occhi chiusi, che poi tutti pensano che sono arrabbiato e non mi parlano; mi devi togliere quel piccolo tic che tu sai e mi devi far crescere dei bei muscoli, non pompati, che poi sembro di plastica, ma quanto basta a far sì che le ragazze chiedano il mio aiuto.
3- sempre in quest'ambito, ti chiedo un'impresa che solo tu puoi compiere. Devi farmi parlare tanto, non dico che devi farmi dire tutto quello che penso, alla gente non piace sentirsi dire la verità nuda e cruda, ma devi farmi dire tante cose interessanti, il più vere possibili e inerenti qualsiasi argomento, anche i motori e le taglie di reggiseno (che son quelli che van per la maggiore). Dulcis in fundo, devi farmi dire tante battute simpatiche, ma non troppo colte, che non le capisce nessuno e poi devo spiegarle e faccio la figura di quello che spiega le battute (mamma mia che tristezza, neh, Babbo?), ma neanche troppo pecoreccie, sennò poi pensano che sono zotico e maleducato (o peggio, pensano che sia un saputello che non si comporta spontaneamente e fa il maleducato apposta). Devo saper quando essere serio (ma tranquillo e consolatorio) e quando 'fare lo scemo'. Se mi fai questa, giuro che faccio una campagna contro la Pepsi (già la faccio, quando posso).
4- per finire, devi fare in modo che nessuno mi fraintenda e tutti capiscano quando scherzo e quando no. E io devo capirlo negli altri, subito e al volo.
5- Ochèi, per non fare la lettera troppo smielosa (al pubblico del mio blog non piace lo smiele), passo ad altro. Non ti chiedo di uccidere nessuno, ufficialmente, ma ti chiedo di far sì che tutti quelli che sono ora al governo (tutti, eh!) spariscano magicamente dalla faccia della Terra. Che ne so, esiliali su Plutone. A proposito, mi devi chiarire se Plutone è ancora un pianeta o l'hanno declassato, che mica l'ho capito. No, non c'entra niente, ma son tre anni che nessuno mi da una risposta certa, già che son qui te la chiedo.
6- Tornando alla politica, gli studenti non devono aver più motivi per manifestare ogni due mesi. Quindi, fai le seguenti cose:a-elimini la riforma 3+2 e riporti gli anni universitari a 5, sennò poi si finisce come me che faccio 3 anni male perchè il tempo è quello che è e poi non ho niente in mano, e devo farne altri 2 sennò perdo la faccia in famiglia. b-elimini il precariato e incentivi la ricerca. c-mandi in galera la Gelmini. (scherzo, quest'ultimo è uno sfogo)
7- fai sì che abbia un lavoro retribuito il giusto e con orari giusti. (mica ho detto che erano regali facili, se li volevo facili continuavo a farmi regalare i Lego)
8- fammi passare gli esami di Gennaio, ti scongiuro!
9- domani mattina, quando mi sveglio, voglio aver letto tutta quella pila di libri arretrati che ho da leggere (ce n'è uno che è lì da 6 anni....no, dico:6 anni)
10- fammi dormire come le persone normali, e non che dormo 5 ore a notte e poi dopo pranzo cado in coma e mi risveglio quand'è buio. Almeno fossi come il vampiro di Moon-coso, quello per cui le ragazzine fanno gli strip.

Il tempo è tiranno, caro Babbo Natale, e anche per quest'anno, come dice Pozzetto, sei arrivato arrivato, e mo' te ne vai vai, fuori dai piedi per un anno. Spero che avrai voglia di esaudire le mie innocue richieste e che il ritardo non inficii la validità della mia missiva.
Ti auguro tante care cose, con affetto
tuo MaxBrody

giovedì 24 dicembre 2009

Lo strano caso dell'anno Jekyll e dell'anno Hyde.

Manca poco al termine di questo IX°anno del XXI°secolo del III°millennio del etc etc che mio padre comprò. Un anno all'insegna di Selene, come ben sa chi ha seguito le vicissitudini di questo blog e del suo stralunato autore, mai così lunatico da quando gli hanno chiuso la prima serie di PKNA e non sapeva più se Uno era morto o no.
Non so voi, personalmente questo 2009 è stato un'annata che ricorderò parecchio (almeno fino a quando la memoria reggerà, direi che per 2 o 3 mesi non c'è problema): un 2009 fioriero di buone e cattive notizie. Ma non come gli altri anni: anche lì m'erano accadute cose più belle e meno belle, ma la linea di demarcazione non era stata così netta com'è stato quest'anno. Quest'anno ho provato emozioni di felicità pura, come non ne provavo da, appunto, anni; e sentimenti di scoramento - come si sente nei telegiornali - e depressioni che non mi capitavano da, indovinate? Bravi, da anni.

Al chè oggi, che è la vigilia di Natale e, com'è quasi d'uopo per un anticonformista come me, l'ho passata non facendo assolutamente nulla, ma nulla-nulla, non nulla che uno alla fine si muove comunque, io non ho fatto proprio un nulla di niente, a parte leggere, e quindi, in realtà, qualcosa l'ho fatta, e allora vedete che parlo a vanvera? Perchè parlo a vanvera? Perchè è Dicembre, e questo Dicembre mi va quasi tutto storto (tanto più che per me scrivere su un blog è come parlare...cioè, italiano zero, qua, proprio).
Vabbuò, fatto sta che il 2009 è stato un anno assolutamente pazzerello. E dico 'pazzerello' per non dire altro, tipo 'del ca..'...appunto, che poi Maroni mi censura, quindi meglio 'pazzerello' e bella lì (oh, ma oggi l'italiano? Ma dov'è? Cioè, ma va' che è una roba..).
E pensare che volevo fare un post triste, invece sto sproloquiando vaccate come l'ultimo degli asinari (lo si capisce dal fatto che non so cosa c'entrino gli asinari, che è brava gente che fa un mestiere dignitosissimo).
E' anche vero che "Uomo allegro il ciel l'aiuta", ma anche che "Una buona risata si trasforma tutta in buon sangue". Insomma, si ride per non piangere, ma anche per ridere e basta. Essere allegri di spirito aiuta, ma anche no.

E se è vero che, così facendo, sembro Veltroni quando ancora esisteva, è altrettanto certo che il 2009, per qualche imperscrutabile ragione, è stato per metà un sogno e per metà un incubo.
Parto a Gennaio, deciso che questo è l'anno del cambiamento: do 5 esami in 5 settimane, sopportando neve, ghiaccio, matrimoni altrui e mille altre sofferenze inenarrabili. Sono anche prolifico, con ben 10 post pubblicati sul blog. In primavera c'è una lieve flessione, ma è compensata da commenti positivi al mio operato; e, soprattutto, la flessione è dovuta al riprendere di una vita sociale che può dirsi degna di tale epiteto. Frequento lezioni come un forsennato, prendo addirittura appunti e riesco a frequentare le stesse persone per più di due giorni di fila. A metà Marzo, poi, conosco colei che darà un vago senso alla mia esistenza per buona parte dell'annata.
Ma è tutto il clima ad essere diverso: Obama entra in carica, chiude Guantanamo e tutti, nel mondo, sembrano essere contenti. Nemmeno il nostro becero governo ne spara tante. Anzi, presto il Nemico per eccellenza viene messo alla berlina per via di scandali vari, e c'è anche il gusto di vederlo deriso e umiliato di fronte all'opinione pubblica.
In estate qualcosa comincia a cambiare. Nel mondo fumettistico, diciamo, "minore", è il patatrac. Da parte mia, però, faccio ancora in tempo a incontrare per la prima volta dal vivo alcuni miei miti: non ci parlo per la vergogna, ma almeno posso morire dicendo di averli visti. In quel momento c'è anche lei, alla quale riesco perfino a dichiarare tutto quello che provo e penso (e anche qua per me è un primato), e non ricevo nemmeno una porta in faccia come risposta.
Nel mondo le cose non vanno malaccio, in Italia purtroppo sì, e in Agosto cominciano ad arrivare i primi segnali di quello che saranno i mesi freddi.
Che poi non sono nemmeno così freddi, tanto che fino a una settimana fa avevo caldo, mentre, nei tre giorni scorsi, giusto quelli in cui dovevo prendere l'aereo e fare cose indispensabili per la laurea, ha nevicato come Dio e Trenitalia comandano. Ma già da Settembre le cose erano andate in peggiorando: due esami e le mie prime bocciature, non tanto brucianti perchè attese. Si sa com'è, la depressione. Ti colpisce ed è come prendere a pugni una punching-bag (dove voi siete la punching-bag). Quando perdi l'unica cosa in grado di dare un vago senso alla tua esistenza..........beh, non lo so, immagino che la tua esistenza perda senso. Nel mio caso l'immaginazione ha vinto sulla realtà (ma non è una novità). Anche questo lo si ritrova sul blog. Così si è continuato per tutto l'autunno, a parte rare spruzzate di real-life dovute alla lettura di alcuni libri di Eco. Eco mi apre sempre gli occhi, è un po' il mio reggi-palpebra, quando ho sonno gli dico:"cala la palpebra!" in messicano e lui si fa da parte. Io e Eco abbiamo molto in comune. Infatti lui si è rasato la barba e io me la sono fatta crescere. Siamo sempre in sintonia.
Ora è la vigilia di Natale e al posto della neve c'è la solita poltiglia marrone che tu ci cammini sopra e scivoli peggio che all'acquapark; l'Italia è stretta nella morsa del gelo, le ferrovie sono strette nella morsa della morsa, Bertolaso dopo l'album di foto che s'è fatto in Abruzzo si spertica per farsene un altro. Tutti sbraitano come bestie e addirittura per poco non ammazzavano il premier, mannaggia o putipù, s'è salvato anche stavolta. Forse il Nobel per la Pace a Guantanamo non lo chiude più adesso, ma più avanti.

Se Robert Louis Stevenson fosse ancora fra noi, direbbe:"Essere ciò che siamo, diventare ciò che siamo capaci di diventare, questo è il solo fine della vita." (O forse no, perchè l'ha già detto). Sicuramente anche lui si accorgerebbe che in questo 2009 che volge verso l'agognata conclusione c'è qualcosa che non va: è come se ci fossero stati due 2009, uno Jekyll e uno Hyde.
Un 2009 come Giano Bifronte, dunque.

No, è meglio Stevenson. Ormai l'anno è quasi finito, dovrebbe ricominciare la parte positiva adesso, no? Io credo di sì. E' dura, ma voglio crederci. E se per avere quei momenti di felicità che Jekyll mi ha dato, anche se non è durato moltissimo, sono pronto a sopportare Hyde anche nel 2010.

martedì 8 dicembre 2009

Fissazioni: destra e sinistra nella serialità popolare



Se non avete ancora visto l'ultima puntata della 3°stagione di Heroes, non proseguite nella lettura: vi spoilerete il finale. Se, però, avete visto la puntata 20 della 1°stagione (non è detto, ad esempio io ho visto tutta la 1°e tutta la 3°stagione, ma la 2°non tutta: non ci sono solo persone normali al mondo) potete andare avanti, ma temo che vi sarete fermati alla riga precedente...vabbè, affari vostri, non posso star qua fino a domani. Fatto sta che, in un caso o nell'altro, Nathan Petrelli viene ucciso da Sylar, il quale ne prende il posto e, tomo tomo cacchio cacchio, assumendone le sembianze concorre per la Casa Bianca. Ora, qui si potrebbero fare tanti discorsi su come questo aspetto della serie sia un palese rinvio alla situazione italiana (anche da noi si vota in base all'apparenza: chi è più figo e simpatico vince), a meno che non si dubiti di Tim Kring, ma non vedo perchè dubitarne...diamogli un po' di fiducia, orsù! Fidiamocisivicisivici delle persone, non chiudiamoci in noi stessi! Che poi diventiamo tutti rancorosi, ricurvi e rugosi, mentre oggi conta essere fighi e simpatici, sennò chi ti da fiducia? Nessuno te la dà, te lo dico io. Nessuno.

Comunque, dicevo, Nathan Petrelli è un politico. E i politici americani, come tutti sanno, che siano di destra o di sinistra, sono di destra. La madre, Angela Petrelli, pure è di destra, in quanto lo sostiene. Peter Petrelli è un po' dark e un po' il figo della questione, ma con sentimenti di sinistra: però è il fratello e gli vuole bene, quindi diciamo che è di destra.
E' chiaramente di destra Matt Parkman, che è uno che, in fondo in fondo, pensa solo ai cavoli suoi, e che nel futuro diventa pure il braccio destro (ancora!) del cattivo, mentre è un 'moderato conservatore' il buon Noah Bennet, costretto ad avere a che fare coi potenti e ad assumerne le pose per non essere divorato (non mi è venuta bene la metafora, uhm). Sua figlia Claire è una ragazzina, dovrebbe essere di sinistra (un giovane che non è di sinistra che giovane è?), ma è già abbastanza stronzetta a scuola, poi è pure immortale e l'immortalità, è noto, monta un po' la testa a chiunque: di destra pure lei, quindi.
Lo scienziato, Mohinder Suresh, è di destra come tutti gli scienziati, ed è ovviamente di destra Jessica Sanders, l'alter-ego cattivo di Niki Sanders, che è di sinistra ma troppo debole per imporsi. Il di lei figlioletto, Micah, è troppo scassamaroni per essere di sinistra.
Hiro Nakamura è l'eroe, e in quanto tale è di sinistra, ma è un eroe che deve scendere a compromessi per riuscire nella sua impresa, perciò è uno che da noi dovrebbe votare per il Pd, e si vede allora quanto sia di sinistra la cosa. Il suo amico Ando, che va di qua e di là, ma sul tema della giustizia concorda con Hiro, è al massimo uno da Italia dei Valori.
Poi c'è Sylar, l'assassino che uccide tutti perchè convinto di essere speciale e perchè da ragazzino è stato trattato male: due temi chiaramente di sinistra, se non fosse che il buon Sylar, ahilui, ha scelto l'estremismo per giungere ai suoi scopi, cosa che tanto pacifista non è.
Alla fin fine, allora, l'unico personaggio di sinistra in questo telefilm, stai a vedere che è Isaac Mendez, il pittore che si strafà di roba per dipingere il futuro, e che infatti è l'unico poveraccio che, tra i "buoni", fa una brutta fine.


Tim Kring (che conosce la situazione italiana, siamo certi) ci dice: bada di fare l'artista, altrimenti gli ingranaggi del potere ti faranno fare la fine di Charlot. Disilluso, Tim Kring usa i supereroi come allegoria sul doppio volto del mondo: o mangi sta minestra, o ti butti dalla finestra (o ti sviti il cranio e ti regoli il cervello, che è la terza via che ci suggerisce di seguire, ma io il cranio non me lo svito, che so' scemo? se lo sviti lui, se è tanto normale).

lunedì 7 dicembre 2009

Fumetti di destra e di sinistra. (F e I)

Nella mondo reale, si sa, i fumetti non se li fila nessuno perchè a nessuno, là fuori, viene in mente di parlare di Zagor o Asterix - se non per dire "è carino" o "lo leggi? sì, lo leggo" - mentre è più remunerativo disquisire di Cassano o di Simona Ventura; pertanto, gli appassionati di fumetti sono costretti a ritrovarsi su internet (è anche curioso constatare come gli appassionati di letteratura o di cinema possono invece discutere anche senza nascondersi, badando ovviamente a parlare a bassa voce) e, se siete di quelli che reputano dementi quelli che parlano di fumetti (1) e su internet (2), sappiatene le motivazioni e imparate a non discriminarli.

Tutta questa premessa per dire che, a furia di parlare su internet e sempre con gli stessi interlocutori, gli argomenti, per gli appassionati di fumetti, cominciano a scarseggiare. Ma per fortuna qualcosa di inedito si trova sempre. Mentre stendevo la mia Intervista al lettore per uno di questi forum di matti (fra di noi possiamo discriminarci quanto vogliamo), mi sono trovato a dover - tristemente - constatare come i fumetti, che tutti noi riteniamo portatori di valori ineccepibili e da imitare, siano per la maggior parte di destra.
Nell'intervista si citano Iron Man e la Pimpa, dichiaratamente fascista il primo, talmente stupida da credere a Berlusconi la seconda (e se seguite le sue avventure sul blog di Davide La Rosa, saprete come l'Armando sia peggio di Mussolini), e si nota come i pochi fumetti di sinistra rimasti siano alcuni Bonelli d'elite. Ma esaminiamoli uno per uno, questi destrorsi:
Tex. Un fuorilegge (quindi cattivo) che diventa ranger e amico degli indiani (i leghisti adorano minoranze di questo tipo), che risolve tutto a pugni e pistolettate non può che avere connotati missini e violenti, anche se spesso è dovuto scendere a compromessi coi democristiani per non uscire dalla maggioranza.
Zagor. Uno che si chiama lo Spirito con la Scure, che picchia chiunque disturbi la sua tranquilla Darkwood e la vita dei suoi amici, è senz'altro un leghista convinto. Cico, dal canto suo, è un provincialotto e vota quello che vota il suo amico.
Dylan Dog. Parte come comunista "di sinistra", attento ai problemi sociali, ecologici, ecc. ed è fra i primi a divulgarli al grande pubblico. Dopo Tangentopoli, come i suoi compagni, assume connotati populistici (vedasi l'amicizia con Bertinotti) e moralistici, che lo portano, giocoforza, a diventare l'emblema dell'opposizione dei nostri tempi, assolutamente speculare e complementare a ciò cui si vuole opporre.
Nick Raider: E' un ispettore di polizia a New York, ma non è cupo e disperato. In America vota i democratici, in Italia i socialisti e quindi Forza Italia.
Nathan Never. All'inizio è poliziotto, beve e cerca il pericolo, quindi è di destra, di quelli che fanno gli esaltati ma poi votano la Dc. Quindi, dopo la morte della moglie, passa a sinistra: odia il mondo e vuole raddrizzare i torti: tante sono le storie che lo vedono criticare i potenti. Quando ritrova la figlia e questa lo lascia solo, Nathan è ormai fidanzato e sereno, ma odia ancora i potenti: insomma, va un po' di qua e un po' di là, dipende chi gli da maggior sicurezza, sulla scia del Pd d'alemiano.
Legs Weaver. Un'agente di sicurezza che si spoglia in continuazione e adora distruggere palazzi, forte e sicura di sè: l'antesignana delle starlette che oggi infestano i programmi tv.
Julia. Ha a che fare col crimine e lo divulga ad altri; come tutti i criminologi che divulgano, sembra di sinistra ma non lo è. La sua strategia prevede riflessioni pacate e costruttive. Un'ex-democristiana confluita - forse con scarsa convinzione - nel PdL.
Magico Vento. Deciso e determinato, crede nella giustizia, ma non disdegna maniere forti. Un conservatore che si oppone al malcostume: IdV per lui.
Dampyr. Tesla è di sinistra, una sinistra riformista e moderna (Vendola e Obama i suoi miti); Kurjak è chiaramente di AN, anche se è pronto a seguire Fini nella sua battaglia per la civiltà. Harlan vota scheda bianca perchè è convinto che i politici facciano tutti schifo.
Gregory Hunter. Il don dell'oratorio gli ha insegnato che bisogna volere bene al prossimo, ma - ebbene sì - vota UdC.
Brad Barron. Tipico repubblicano americano alla Schwarzenegger, quindi non cattivo o xenofobo, ma convinto di agire per il bene suo e del suo Paese. Pertanto entra nel PdL laico e riformista e ne diventa l'unico membro.
Demian. Non sa chi è nè da dove viene, ma vota UdC per via della croce che ha incisa addosso.
Volto Nascosto. Leader estremista, si classifica come di sinistra ma i leader estremisti sono sempre conservatori (del loro potere).
Jan Dix. Il Jeremy Irons di casa Bonelli, con le sue trame gialle condite da elementi di arte pop, invita alla moderazione,nella più comune tradizione del Popolo delle Libertà schifaniano e bondiano(ama la cultura).
Greystorm. E' un sognatore, ma diventa presto un nerd: in quanto tale, comincia sin da giovane a ritenere tutti inferiori a sè e fa di tutto per ottenere ciò che vuole.

Passiamo ai fumetti di sinistra:
Ken Parker. In una storia legge pure "Il Manifesto" (e, come tutti gli altri, non lo capisce), che ve lo dico a fare.
Mister No. E' di sinistra in quanto apartitico, e pensa che con Obama le cose possano cambiare (ma poi si trinca del whisky, quindi il suo parere è quello che è).
Martin Mystère. Sempre bastian contrario, parte di destra (cambia donne in continuazione, fa il figo con la Ferrari), poi invecchia e diventa saggio. Liberal all'americana, vota i democratici, ed è sempre attento ai problemi ecologisti, ambientalisti, animalisti; rispettoso delle minoranze ma anche delle maggioranze, in Italia vota Pd, rimandone un po' deluso per il suo atteggiamento (troppo) attendista. Da giovane partecipò alle marce contro il Vietnam, ma solo perchè lo facevano gli altri.
Napoleone. Un fumetto di nicchia adorato alla follia dai cultori dei cinema d'essai e dei mattoni letterari di fine ottocento, roba che solo uno del Fronte Nàtionale può essere talmente folle da leggere e vedere cose del genere.
Caravan. Buoni sentimenti, storie d'amore, critiche alla guerra e al Governo, è oggi come oggi il fumetto di sinistra per antonomasia.

Si vede, quindi, come, anche nel fumetto italiano più rappresentativo, la sinistra manchi di raggiungere il pubblico dei suoi elettori. Perchè? Quali sono le cause della disfatta del progressismo in Italia?
E che ne so, se lo sapevo stavo in Parlamento, mica qua.

venerdì 4 dicembre 2009

Guarda, piuttosto che continuare così, è meglio il divorzio

Chi scrive è, come forse saprete se avete letto alcuni sventurati post pubblicati negli ultimi mesi, uno di quelli che esitano a definirsi "single".
Avrete notato subito la novità: non c'è il "non".
Sì, perchè, che lo si accetti o no, "single" è un'espressione che si sono inventati quelli che non vogliono ammettere di essere soli (volontariamente o involontariamente: dai primi è meglio guardarsi). Personalmente, quando mi chiedono lumi sulla mia situazione sentimentale, faccio lo gnorri oppure dico qualcosa imbarazzato (visto che chi mi pone domande afferenti argomenti simili è sempre un parente. Donna). Siccome, come detto, odio tutto ciò che è anche solo vagamente ipocrita (infatti mi sopporto molto poco, prima o poi mi mollerò), evito sempre di accostare la parola "single" alla mia persona.
Da oggi, però, ho un'ancora di salvezza, che mi permetterà di uscire una volta per tutte, e in maniera maschia, dagli imbarazzi succitati: quando qualcuno mi chiederà se ho la ragazza o se sono ancora single (argh), risponderò, pacatamente, serenamente, di essere divorziato.
Eh, già: secondo l'Associazione dei Matrimonialisti Italiani, come ho letto oggi su Metro (ed è un giornale che distribuiscono gratis, e quindi è buono, e in tutto il mondo, e quindi riporta il vero), i 100mila divorziati che ogni anno nascono nel nostro Paese (il quale, quindi, tanto "bel" non è) sono costretti, a causa di cavilli vari, a dare soldi e sangue (e magari qualche organo) alle ex-mogli, anche perchè, com'è noto, sono solo gli uomini a lasciare. Di questi 100mila tapini, sempre secondo la ricerca, almeno 8 su 10 diventano poveri. Molti ritornano da mammà.
Ora, io con mammà ci convivo da 22 anni, povero sono povero: per la proprietà commutativa (o transitiva) posso tranquillamente affermare di essere divorziato.
Questo, peraltro, faciliterà le cose anche nei miei (spero tanti, oppure uno solo) approcci con le legioni di ragazze che, là fuori, mi attendono con impazienza. Se tu che stai leggendo sei donna, sai bene che sentirsi dire da un tizio, che già porta gli occhiali e legge i fumetti, che è pure single, te lo fa etichettare immantinente come un inetto (per eufemismare un po'); mentr'invece, se ti spiega di essere divorziato, sei portata a pensare che il rospo qualche pregio dovrà pure avercelo, se almeno una tizia se lo è filato per qualche tempo, sposandoselo addirittura.
Naturalmente non mancherò di fare alcune opportune precisazioni: a)il divorzio è condiviso con una donna (è bene chiarirlo subito); b)sono stato io a lasciare lei (la nostra interlocutrice l'aveva già pensato, ma se lo dite mostrerete di avere le idee chiare e le farete più tenerezza/pena).
Altra importante considerazione è questa: agendo così sarò portato a pensare che se sono povero non è perchè non lavoro ma sarà solo colpa del divorzio che, lo dicono le statistiche, mi avranno inopinatamente impoverito.

Lo so, lo so, sono talmente geniale che mi sposerei.
Però esco ora da un divorzio, e non sono pronto per una storia, mi dispiace.
Urgh.

giovedì 3 dicembre 2009

Essere un vincente di nome e di fatto. Beato Leonardo.

No, non c'entra la puntata di Voyager di qualche giorno fa, in cui il vicedirettore di RaiDue, come al solito, copiava Martin Mystère (almeno sa cosa copiare) e disquisiva delle micidiali armi fotoniche inventate dal genio toscano. E' solo una coincidenza. (ma: esistono le coincidenze? Noi di Voyager crediamo di no (cit.)).
Questo è un altro post triste e sconsolato, come tanti altri di questo 2009 decisamente lunatico. Quindi, se siete pronti per rovinarvi la giornata, procedete nella lettura. Altrimenti, compratevi un quotidiano...ma l'effetto sarebbe lo stesso, tanto vale che state qua, almeno è gratis (e poi mi han detto di istallare friend connect, e se volete diventare miei friends farete contenti me e gùgol analitix).
Tutto cominciò quando, mentre ero impegnato a fare qualcosa (nulla di remunerativo, com'è d'uopo) mi venne in mente di paragonarmi a Leonardo. Non chiedetemi perchè, lui è una tartaruga ninja, io di tartarughe non ne ho, ma solo mozzarelle (motivo per cui le ragazze latitano da più tempo di Provenzano), però son fatto così: quando devo fare qualcosa di serio, escogito sempre un modo per distrarmi, se nessuno provvede a fornirmene uno.
Non mi trovo in un bel periodo della mia esistenza, nemmeno in uno brutto, a dire il vero, anzi è il solito grigiore che da qualche anno mi accompagna, però tendo a deprimermi in continuazione, quest'autunno. Poi mi accorgo che Leonardo è nato a Vinci, ed è stato un vincente per tutta la sua vita: ha inventato l'aliante, l'elicottero, il sommergibile, il coso che crea i terremoti (secondo Giacobbo), ha dipinto "la Gioconda", ha creato il codice per Dan Brown, ha fatto mille cose e gli sono riuscite tutte. Ha avuto un sacco di amici, viaggiava sempre in belle città. Probabilmente ha avuto anche una ragazza. E tutto questo fregandosene dei pregiudizi della gente.
Eh, beato lui. Io sono di Lecco, e qui già si capiscono molte cose. Non invento nulla (neanche un titolo decente per il blog), viaggio sempre, sì, ma come pendolare (dopo un po' il panorama stanca), sui giudizi altrui ci campo e, soprattutto, quando mi capita una cosa bella come non mi capitava da tanto, riesco a perderla nel giro di tre mesi.
Eh, no, Leonardo. Io non ci sto più. Dimmi dove hai messo il coso che crea i terremoti, subito.