martedì 29 settembre 2009

22 o 73 ?

E' meglio avere compiuto 22 anni ed essere (ancora) un lettore di fumetti, single, studente disoccupato, che legge tanto, guarda tanti film, teorizza molto e pratica poco o averne compiuti 73, di anni, ma essere (ancora) un ricco signore che fa tanto l'amore, che gira il mondo e dice e fa un sacco di cazzate senza che a nessuno gliene importi, anzi, con un buon esercito che ne segue le orme?

Io ho sempre pensato fosse meglio la seconda opzione. Ma, quasi quasi, mi sa che cambio idea.



(avete assistito a: Le Grandi Perle di MaxBrody)

domenica 27 settembre 2009

sabato 26 settembre 2009

Rovistiamo nel Bidone..dell'immondizia.

Dato che manca poco al cambio di nome (i più accorti hanno notato da tempo il sondaggione dell'estate autunnale, notabile anche dai sbadati nella colonna di destra), approfittiamo di uno degli ultimi giochi di parole che il Bidone ci concede.

Dovete sapere, e forse lo sapete, perchè l'ho detto 300 milleriane volte, che questo blog doveva essere, nè più nè meno, che un archivio della mia essenza. Cosa ci si fa coi bidoni? Ci si butta dentro le cose; a cosa servono gli hard-disk? ai dischi con le donne nude? no! Servono a metterci, ad "archiviare" le cose. Di lì il collegamento.
Ecco, appunto. Fra qualche giorno questo collegamento svanirà, motivo per cui dobbiamo sbrigarci e archiviare tutto quando di me ci sia di archiviabile.
Due denti, un alluce rotto, qualche ossa della cervice che avanza; sentimenti, emozioni, risate e tante depressioni; e poi? e poi ci sono quelle cose obbrobriose che definirei come "la mia roba".
Per l'occasione riciclo (ancora una metafora pattumifera!) il post che avevo previst originariamente. Tanto, immondizia per immondizia, è inutile fare i precisini. E poi, come è noto, il Governo a raccogliere la spazzatura è bravo (si riconoscono, fra parenti).


Oggi faccio una cosa di cui non vi importerà un fico secco. Del resto, la cosa valeva anche per i vecchi post, quindi è tutto regolare.
Il bidone e l'hard-disk e il suo orribile nome sono nati con l'idea di archivio nel sangue dei loro byte: l'intento era quello di catalogarmi e catalogare il mio essere (l'avere no, che sono povero). Poi questo intento non mi è parso molto intelligente e l'ho mandato a farsi benedire. "Meno male", starete pensando. Ho 1275 difetti (li ho contati..e, sì, fra questi c'è anche quello di contarmi i difetti) ma forse un pregio ce l'ho: faccio sempre quello che la gente spera che non faccia.
Ecco perchè vado ad archiviare qualcosa. Cosa? Racconti in prosa e non. Prose. Poesie. Fumetti fatti con Paint. Fumetti fatti violando tutti i copyright possibili ed immaginabili (e con Paint). UWO (Unidentified Wroten Objects, oggetti scritti non indentificati).
Tutto questo mal di dio era stato pubblicato originariamente sui 3 forum di cui sono o sono stato fruitore: Agarthi, Nathan Never Forum e il Forum di Brad Barron. Ecco perchè, se leggerete quanto linkerò di seguito, troverete in esso - ma non sempre,eh - riferimenti a molti degli utenti di quei forum; utenti (spesso è più giusta la parola 'amici') a cui va tutto il mio affetto e il ringraziamento per avermi sopportato ai tempi dell'uscita delle mie opere. Ovviamente non percepiranno nulla per la loro partecipazione, e via con un altro copyright violato.
Aldilà della considerazione che qualcuno potrà avere di questa roba (scarsa fiducia:difetto n°542), di cui mi importa poco (falsa modestia, bugia:difetti nn°44 e 166), a questi racconti sono affezionato (buon cuore, gusti pessimi:difetti nn°3 e 828) perchè sono stati scritti in momenti particolari e mi son serviti a, come si suol dire, "farmi le ossa" (depressione, carenza di calcio:difetti nn°90, 11; uso di frasi fatte:difetto n°100).
Oggi l'estro ha prodotto questo. Scusatelo. Lui, di difetti, ne ha uno solo, ma bello grande: seguire me.
(Finale ad effetto e ricerca di pietas:difetto n°371)

Racconti:
sul forum di Brad Barron:
-
..e non ne rimase più nessuno
-Pufflims (1°Contest)
-
Un patto da rispettare (2°Contest)

su Agarthi:
-
I Fantastici 4 del West
-I grandi enigmi del Prof.Mystère n.1:
Alla ricerca della Lancia perduta
-I grandi enigmi del Prof.Mystère n.2:Le macchine impossibili ovvero Racconti a casaccio
-Found


Prose varie:
su Agarthi:
-
La Bustina di Malerba
-Cosa accadrà nella doppia
-Il 2009 di Martin Mystère
-
Preview Bonelli 2009
-Il 2010 di Martin Mystère
-
L'enigma di Serlon
-
Le avventure di Travis

sul forum di Brad Barron:
-
Pseudo-fenomenologia di DjJurgen


Poesie:
su Agarthi:
-
A Casper9
-Maledetto sia 'l giorno
-
La Donna - Critica ed Elogio di una meravigliosa creatura


Fumetti fatti con Paint:
su Agarthi:
-
GGP contro la Lepisma Saccharina
-
Il destino di un Professone
-
Deki5 in: paradossi e segnacunette
-
Team-up
-
Il codice da Deki
-
La seconda trilogia di Star Wars vista da me
-
Dov'è finito Deki5?
-
Italia Ggiovanile
-
Filosofie a confronto
-
Guido, i' vorrei che tu e Lapo e io-Remix 2007
-
W la censura!
-
Un episodio di Ris-Delitti imperfetti
-
La nuova Roma
-
Il cine-cocomero del forum!
violando i copyright:
-
Una storia che è una bomba

sul forum di Brad Barron:
-
Dj cerca un perchè
-
Secondo voi, il contest..

-sul Nathan Never forum:
-
Nathan Never svela i segreti del multiverso
violando i copyright:
-
Possibile incipit di storia
-
Un'altra breve storia(warning! it's hot!)
-
Una storia molto breve

UWO:
sul forum di Brad Barron:
-
Con test one

sul Nathan Never forum:
-
Nathan Test
-
La mummia 4:la tomba di Serlon
-
Il mistero di Branko
-
Quando c'era GGP...

lunedì 21 settembre 2009

Non capire niente. (Come fosse un cross-over non autorizzato)

Il mio amico Serlon, sul suo blog costantemente aggiornato, scrive qui:

Dice: perchè non aggiorni più spesso il blog? Perchè non ho molto da dire, ecco.

Io dico: hai perfettamente ragione, mio preterizioso amico. Non vedo perchè bisogna dire cose che, in realtà, non si vuole dire. Perchè dare fiato alla bocca? Solo perchè ci è stata donata, non vuol dire che dobbiamo usarla.
Un po' come i peli delle ascelle: voi li avete mai usati? (Usati per cose serie, intendo, non contano gli scherzi coi quali avete provocato danni emorragici ai vostri parenti) Li avete usati? No! Ci sono stati dati, ma non li usiamo.
Ecco: Serlon ci lancia questo ammonimento: non scrivere e non dire qualcosa solo perchè hai la facoltà di farlo. Serlon ci dice "non sprecare. Madre Natura potrebbe offendersi e, chissà, fartela pagare, in futuro".
Detto da Serlon fa quasi paura.

Poi prosegue, con la schiettezza tipica di chi ha il duodeno occupato:

Non mi piace chi dice sempre qualcosa, anche quando non ha niente da dire. Se non hai nulla da dire stai zitto, imbecille.
Tanto per chiarirsi.
E poi oggi ho strani movimenti tellurici in pancia.

Da quanto ci conosciamo, io e Serlon? Da una vita. Di uno che va all'asilo nido, certo. Però, vi assicuro, lui non è uno di quelli che dice le cose tanto per dirle (come avrete notato dal suo post). In questo siamo molto simili, e forse è uno dei motivi per cui andiamo tanto d'accordo.
Io odio chi dice cose solo perchè si sente in dovere di dire qualcosa. O chi scrive solo per scrivere qualcosa. Per tacer di chi ascolta solo per ascoltare qualcosa. E chi legge tanto per leggere? Mamma mia. E chi annusa giusto per dare aria alle narici? Pussa via! No, no, non li sopporto.
Ma sono sicuro che anche voi la penserete come noi. Poniamo che, consultando un blog, vi capitasse di leggere un post che non parla assolutamente di nulla, e nel quale l'autore, dato che non sapeva cosa scrivere, ha intessuto un intero discorso su un argomento vacuo, quale può essere, che so, l'orrore di Aristotele o, peggio, l'arte del parlar del nulla. Non vi sentireste defraudati di quei due minuti che quell'inutile lettura vi ha privato? Non avreste voglia di, sempre per parafrasare il Serlon, dirne quattro a quel tizio dei comandamenti?
Sì, l'avreste. Ne sono certo. Così come l'abbiamo io e Serlon.

Ma potete stare tranquilli: sui nostri blogs, queste cose non capiteranno mai.


(ringrazio i marchi "Serlon" e "Come fosse burrasca" per la gentile concessione)

mercoledì 16 settembre 2009

domenica 13 settembre 2009

Qualche aggiornamento per i miei lettori - parte III [ma dove arriva, se parte?(cit.)]

..segue dai post precedenti

s) Ho scarsa fiducia nella morale umana.

t) Tra i miei miti non figurano nè Rambo, nè Rocky, nè Jim Morrison, nè tantomeno Biagio Antonacci. Però anch'io vorrei essere come lui (per fare la bella vita, non per altro).

u) Quando parlo e voglio sembrare una persona colta, tento sempre di fare delle citazioni, "ma non me ne viene mai una che sia completa e pertinente al discorso che si stava tenendo"(cit.); e allora me le invento.

v) Ho una memoria che sembra una groviera piena di buchi, solo che manca il formaggio (quello, a giudicare dall'odore, dovrebbe essere nella zona dei piedi).

w) Sono indeciso da che parte stare: un personaggio è identificabile col suo autore (quindi, se muore il secondo, il primo chiude bottega) o deve vivere di vita propria (cosa preferibile, ma che comporta rischi di snaturazione del personaggio)? Quasi quasi faccio una prova: adesso muoio, vedo se qualcuno prosegue il mio blog e, se questo accade, vedo se me lo snatura o rispetta gli impliciti "paletti" che ho posto.

x) Non so dove cavolo mettere il librone di Watchmen. Non c'entra da nessuna parte. Ma porca Planeta..io sono uno dei pochi che non si lamenta delle traduzioni e della qualità di stampa, che ti costa contraccambiare scegliendo dei formati comodi e trasportabili?

y) Le critiche che vengono rivolte al fumetto Martin Mystère sono fra le più costruttive nel panorama dei comics italiani odierni: 1-chiudetelo, non ha più nulla da dire; 2-le storie non sono più come quelle di una volta, chiudetelo; 3-è noioso e logorroico, forse è meglio chiuderlo; 4-i disegnatori sono pietosi; 5-a me piacevano le storie vecchie, quelle sì che erano belle; 6-mi sembra che le vendite siano bassine e che la bimestralità non abbia portato ad un aumento, anche se è l'autore a dirlo, però io non lo leggo da quindic'anni quindi non posso confermare, però non mi sembra che il BVZM navighi in buone acque.

z) Quando la depressione comincia a svanire, ricomincio a parlare di fumetti e divento monotono, petulante e presuntuoso come ogni nerd che si rispetti.

p.s.: finisce la Trilogia dell'Update, come verrà ricordata nelle bibliografie che si occuperanno delle mie opere; gli studenti che dovranno imparare queste cose non si preoccupino: mi sto già annoiando io, perciò avete la mia comprensione.

sabato 12 settembre 2009

Qualche aggiornamento per i miei lettori (che, vabbè, forse non sono proprio 25, lo ammetto) - parte II

..segue dal post precedente

j) Ho una cervicale pazzesca, con tutte le ossa fuori posizione, e non ho neppure 22 anni.

k) Ho mal di denti, e lo curo con i chewing-gum. E non ho neppure 22 anni.

l) Non possiedo una bicicletta e non ne inforco una da secoli. E non ho neppure 22 anni.

m) Non ho mai visto "Arancia meccanica", e ho già 22 anni.

n) Sono troppo vecchio per certe cose.

o) Sono troppo giovane per altre.

p) Di fronte a casa mia c'è un cantiere che non rispetta i requisiti di sicurezza, si è impadronito della strada e l'ha trasformata nel deserto di Sonora, e tutti i giorni alle 5:00 a.m. attacca con BZZZZ, TRRRRR, TRUTRUTRUTRUTRUMP, NEEEEEEE, WRROAAMM, SBUBANGG, FRUIIIPP, SPACC, GULP e CIACIACIA'. E va avanti così fino alle 17:00 p.m. ca. E il brutto è che nessuno ha il coraggio di dire niente. Siamo figli dell'omertà.

q) Per qualche strano motivo, negli ultimi tempi studio meno del solito (ossia non studio proprio, visto il solito)

r) Sai che c'è, non me ne frega niente, di te e di me, e di tutta l'altra gente, siamo bambini, un gioco da bambini e poi. Fino a poco fa ero convinto che la canzone facesse proprio così. E invece no. Ma sai che c'è, non me ne frega niente. (ecc.)

continua nel post successivo..

venerdì 11 settembre 2009

Qualche aggiornamento per i miei 25 lettori (a Manzo', e dopo te li ridò, calmate)

a) La depressione va e viene. Oggi è venuta, abbiamo riletto insieme "Il tornado di Valle Scuro-Passo" del Tiz. Lo rileggiamo sempre, in queste occasioni, perchè ci ritroviamo in esso (anche se non siamo alcolizzati, nè ai livelli del mimetico protagonista). Come sempre, una volta terminata la rilettura, se n'è andata.

b) Il mondo così com'è, secondo me, non va. Bisognerebbe smembrare la Libia e redistribuire il terreno alla gente che ha fame. Così, almeno, cancelliamo p.zza Craxi, la cui esistenza fatico a concepire.

c) Piove, governo ladro.

d) Ma pure col sole, eh.

e) Voglio sfondare nel mondo del fumetto con un'idea innovativa ed essere ammirato da tutti gli autori che hanno un blog (che sono quelli che contano di più).

f) Voglio scrivere un libro che venga adottato nel canone scolastico e voglio che la mia vita venga studiata a scuola, come quella del Petrarca (cioè, forse voi non sapete quanto fosse nuibbo quest'uomo..a 'sto punto, ho buone chances).

g) Voglio scrivere un telefilm fighissimo, nerdissimo, ricco di sentimento e azione, che sia apprezzato dagli over-50 (che sono dei noti rimbambiti) e dagli under-20 (che lo sono ancor di più), e voglio che la continuity sia fatta da Dio. Come attori ci voglio Lance Reddick, Terry O'Quinn, Michael Emerson, Ricky Memphis&Giorgio Tirabassi, William Shatner, Richard Dean Anderson, Robert Downey Jr., Scarlett Johannson, Penelope Cruz e, soprattuto, Clive Owen e Gianni Ferreri (che secondo me sanno fare tutto); il tutto in una struttura narrativa suddivisa fra flashback, flashforward, narrazioni al contrario, stacchi - ma senza farlo capire allo spettatore, il quale, invece, deve cogliere una storia la più lineare possibile.

h) Voglio andare in Centro-America, e non contagiarmi con qualche malattia strana.

i) Io voglio, voglio..e mi sa che manco mi laureo.

to be continued...

domenica 6 settembre 2009

Sìì, lo so-oo....che sono depresso.

Io son sicuro che
per ogni goccia
per ogni goccia che cadrà
un nuovo fiore nascerà,
e su quel fiore una farfalla volerà.


Quando piove, l'unica cosa di cui sono sicuro è che mi bagnerò (la mia unica fonte di riparo sono gli ombrellini comprati a cifre astronomiche dagli ambulanti della Stazione Centrale, sapete, quelli che si rompono alla prima apertura, così che ogni volta che li aprite in seguito hanno una stanga di metallo sghemba, e la gente vi guarda e pensa "ma guarda che pezzente, non ha nemmeno i soldi per comprarsi un ombrello vero").
I fiori, tralasciando il fatto che io vivo in città (in un paesello troppo cresciuto che, però, s'atteggia a grande metropoli) e che di fiori non ve n'è che il ricordo, ma bisogna smentire alcuni luoghi comuni. Primo: farfalle posarsi sui fiori io non ne ho mai viste, se non quando guardavo "L'ape Maia" (ma anche lì io preferivo gli episodi in cui andavano in paese col topolino con gli occhiali, piuttosto che le puntate rurali); secondo: i fiori non è vero che profumano. Chi l'ha detto? Io non ho mai sentito un fiore profumare. Io quando vado nei campi (lontani dal paese-città) sento solo odore di letame. E' pur vero che io ho i tappi di sughero nelle narici e quindi ho pressochè perduto il senso dell'olfatto, ma, oh, l'odore del letame lo sento sempre. E non è che mi piaccia, sia chiaro. Terzo: non è vero che ad ogni goccia nasce un fiore. Non è che ogni volta che diluvia spuntano prati di margherite o di tulipani sulle strade..sè, allora qui da me, che ha diluviato fino a metà luglio, dovrebbe esserci una giungla...ma va'! ma dove vivi, Don Bachi?

Io son sicuro che
in questa grande immensità
qualcuno pensa un poco a me
e non mi scorderà.


Eh, beato te. Io ho la certezza (e dico certezza Matematica, non un "sentore"..proprio Matematica, ho fatto i calcoli) che morirò solo. E molto presto, per giunta. Quindi, se a te c'è qualcuno che ti pensa (che poi, sarà davvero così? Forse ti pensa solo Carlo Conti quando ti invita a "50 canzonissime" o quei programmi lì), tieniti stretto questo qualcuno.

Sì, io lo so
tutta la vita sempre solo non sarò,
un giorno troverò
un po' d'amore anche per me
per me che sono nullità
nell'immensità.
. . . . . .
nell'immensità


Bello avere delle certezze. Le avessi io. E non mi riferisco solo alle cose "grandi", che voglio io e che spero vogliano tutti (tipo la pace nel mondo, la morte del nostro premier, la laurea), no, anche nelle cose piccole. Ad esempio, sono 3 anni che voglio comprare la ristampa di "Mister No" delle Edizioni IF però non riesco a trovare gli arretrati a metà prezzo; va' che è una cosa allucinante..sono 3 anni che mi tormenta, 'sta cosa. No, che poi, comunque, delle cose positive - o diciamo così - ci sono pure. Guarda, io l'amore l'avrei (l'ho) anche trovato...specifico, che poi pensate chissà che: IO ho trovato l'amore, ma lei (l'interessata) no. Comunque, dicevo, io l'ho trovato. Ma non so come comportarmici...certo che io vengo a chiedere aiuto a te, Don, e mi dici che sei una nullità. Se sei una nullità tu che hai tutte quelle certezze che hai detto, cosa dovrei essere io? Nulla.
Infatti.

Sì, io lo so
tutta la vita sempre solo non sarò
e un giorno io saprò
d'essere un piccolo pensiero
nella più grande immensità a a a a
del suo cielo.
a a a a
a a a a


Ma se sei un "piccolo pensiero" non significa che gli altri ti pensano per poco e quindi non conti praticamente nulla per costoro? Ma se prima hai detto che sei certo che qualcuno penserà a te...ah, no, hai detto "qualcuno pensa UN POCO a me", allora c'hai ragione. Chiedo scusa. Forse dovrei piantarla con le interpretazioni letterali, che poi mi illudo che i miei autori preferiti vogliano dire quello che io penso che vogliano dire (senza contare che non fanno ridere nemmeno i polli..ma forse gli abbacchi e le galline sì, ma è perchè son senza spine, non come il baccalà).
Come avrete capito, sono in fase depressiva, una delle tante che ho durante l'anno, e speravo che Don Bachi, con la sua splendida (dico davvero) canzone, mi aiutasse, ma, invece, non è che abbia dato proprio una gran mano.
La depressione prosegue, quindi. Nell'immensità.

giovedì 3 settembre 2009

L'ospite sgradito.



















Come nel monologo di Gaber e Luporini e nella storia di Dylan Dog da esso derivata (quella che da il titolo al post, di Medda&Stano), anche chi scrive si è trovato nella situazione dei protagonisti delle opere citate.

Mentre scrivevo al computer, noto ai miei piedi un'ombra nera sguizzante, a forma di pallina e con quella che sembra proprio una coda.

Dovete sapere che, di solito, amo atteggiarmi a uomo duro e virile, per nulla schizzinoso. Eppure, lo rivelo qui per la prima volta, ci sono alcuni elementi (animali, vegetali e inanimati) che mi fanno proprio schifo. Fra questi, i topi.
Già solo l'idea che non abbiano la spina dorsale mi fa senso, aggiungiamoci che i topi sono - anche stereotipamente, lo ammetto - associati a sporcizia e malattie, ed ecco che il mio animo pudico si scandalizza.

Capito che quell'ombra che avevo a fianco era quella di un topo, ho esclamato un rude "Eeek!" e sono sobbalzato come la più leggiadra delle donnicciole (in realtà non ho esclamato "eek!", ma delle maschilissime parolacce non qui ripetibili, quindi anche stavolta ho salvato le apparenze).
Al mio grido, la minuscola palletta d'ombra è fuggita verso il corridoio; l'ho inseguita, pur terrorizzato, ma era sparita. Allora ho fatto quello che faccio sempre quando mi trovo in situazioni d'emergenza: mi son fatto prendere dal panico ma non l'ho dato a vedere fingendo di rimuginare per risolvere scientificamente il problema (ero solo in casa, ma io fingo pure con me stesso).
Il fatto è che, per varie ragioni che non sto qui a descrivere, è quasi impossibile che in casa mia girino dei topi. I pesciolini d'argento sì, e anche le più immonde schifezze, ma i topi no. Non è possibile. In più, al momento della visione, ero quasi al buio, con la sola luce del pc e un vago raggio di sole ad illuminare il mio cereo volto (purtroppo l'astro che vien dall'oriente e i miei occhi pallidi non sono compatibili, sicchè quando posso evito che vengano in contatto), e non è escluso che non abbia avuto un'allucinazione ottica. D'altronde anch'io, come Tito, vedo le mosche bianche, cosa che non rende certo le mie pupille affidabili.
Ad ogni modo, lì per lì non faccio troppo caso a queste cose (come detto, fingo solamente di pensare) e decido di dare la caccia al nefando roditore. Fra le tante ipotesi che vaglio, c'è quella di catturare l'animale con una trappola, ma l'idea mi sa troppo di "Tom e Jerry" e lascio perdere. Mi armo di coraggio (tanto) e di un ammazza-mosche e parto per la pericolosa missione.

Mobili spostati, letti divelti, muri e angoli sondati centimetro per centimetro, tuffi nella polvere più grigia: niente. Del topo non c'è traccia. Seconda battuta di caccia: idem. Quasi sconsolato per il mancato trofeo, riprendo il mio posto davanti al computer, ma ormai non c'è verso nè voglia di continuare il cazzeggio. L'inquietudine cala nella mia stanza, come una nebbia invisibile ma palpabile, che poi si spande per il corridoio, per le altre stanze, per il bagno, come se mi seguisse.
La svolta arriva assieme al padrone di casa, un uomo che so essere fortunatamente pragmatico e poco influenzabile. Talmente poco che, appena gli comunico la notizia, imbraccia la spingarda e da il via ad una terza esplorazione dell'infestata dimora. Ma sospetto lo abbia fatto solo per farmi contento. Ogni tanto lo fa, di farmi contento. Le voci cominciano a circolare, si fanno tante teorie: una lucertola, un insettone. Ma la conclusione ufficiale è quella che sembra essere la più ovvia: ho avuto davvero un'allucinazione. Non c'è stato e non c'è nessun topo, in casa mia.

Ora vengo al dunque di questa riflessione. Questa oscura vicenda mi ha portato a riflettere molto, e non solo allo specchio (ma forse il termine "riflessione" della frase precedente vi aveva suggerito qualcosa).
E se questo "topo" non fosse stato altro che, come già fu per Gaber e Dylan, un simbolo delle mie contraddizioni, del crollo di tutte le mie certezze, di questo periodo storico e personale tormentato?
Certo, è più probabile che siano state le mosche bianche o i troppi fumetti, ma quella domanda nasconde un sottofondo di verità. Nell'ultimo periodo ho assistito al disfacimento di tutte quelle che reputavo essere verità inoppugnabili. Sono diventato vulnerabile e volubile, voluttuoso e vile (no, vile lo ero già). Mi sento inquieto, cambio idea spesso, ogni cosa mi stufa...mai come di questi tempi il mondo mi appare contraddittorio e incerto. Ad esempio, ero sicuro che l'università non sarebbe finita mai, e invece manca pochissimo (quello che non è cambiato è che sono sempre in ritardo); pensavo, ingenuo, che non mi sarei mai innamorato, ed eppure sono ebbro d'amor; consideravo lo spaventarsi per un film una cosa da sciocchi, ma con "Twin Peaks" - l'episodio pilota in particolare - me la faccio sotto ogni volta; dormo - se va bene - 4 ore a notte, e poi ho sonno tutto il giorno; e questo per tacer di altri piccoli segnali che mi fanno capire che l'aria che tira non è la solita.

Infatti stamani i meteorologi avevano previsto pioggia, qui da me. E' stato sereno tutto il giorno. Adesso, mentre scrivo queste righe, il cielo si è annerito d'improvviso e tuoni annunciano fulmini che annunciano procelle e fortunali. No, l'aria è cambiata.
Prima, dentro e fuori, c'era il sole. Ora piove.
Ma non è detto che la pioggia sia negativa.
Io spero che, perlomeno, ammazzi tutti i topi. (anche se l'idea dell'ammazzare qualcuno mi fa esclamare "eeek!")

mercoledì 2 settembre 2009

Il premier querela la Repubblica.

E' la quarta volta. Le precedenti, nel 1994, nel 2001 e nel 2008.









(avete appena assistito a: Le Grandi Perle di MaxBrody)