lunedì 30 luglio 2012

Ritorno al Crepuscolo


UAAAAAAAAAAAAAARRRGHHHHHH!!!!

D: Che pizza, proprio adesso che NON avevo da fare...

G: Capricciosa.

D: Mpf. Sei fuori tempo massimo. Apri la porta, va'.

G: Io sono sempre fuori tempo. Anzi, sono sempre fuori e basta. E non mi chiamo Massimo. E nemmeno Va'. (apre la porta)

MB: Salve.

G: Muoio!!! E nel frutto dei mesi!!! Anzi, nel fiore degli anni!!

MB: Ehm...ho detto "salve", non "pallottole"...

G: Ah! Allora rivivo! Ma vivo o morto, non importa: avrei infestato il pianeta lo stesso.

MB: Idem.

D: Josefa.

MB: Fai battute pure tu, adesso? Pensavo fossi diventato cupo e tormentato.

G: Ah, sì? Pensavo fosse cApo e tormentato.

D: Tu, tè. Te, che vuoi?

MB: Voglio te.

G: Latte o limone?

MB: Di solito limone. Ma in questo caso la battuta sarebbe troppo volgare.

G(rientra in casa con le mani incrociate dietro la schiena): (Eppure non mi sembra la lingua di Dante, la sua... anche perchè non è piena di vermi)

MB: Latte, dai.

(entrano in casa e si accomodano)

D: ...

MB: ...

D: E non sono cupo e tormentato. Non sempre, comunque.

MB: Una volta lo eri di rado.

D: Una volta era una volta.

G(dalla cucina): E una volta era una volta! E pure un arco.

D: Lascialo perdere. Tanto vince sempre. Allora, che vuoi?

MB: Dirti che sono tornato.

D: Mpf. Perchè?

MB: Mah, non c'è un perchè... di solito c'è un perchè per ogni cosa, e la risposta è sempre la stessa: mah, non c'è un perchè.

D: Ma per favore, non le dico più nemmeno io, 'ste cose...

MB: E fai male.

G(entra): E' vero, capo, non mi dici mai "ciao".

D: E perchè dovrei? Siamo sempre insieme..!

G: Beh, è salutare. (posa due barattoloni di ferro)

MB: Ma che è 'sta roba?

G: Avevi chiesto latte, no?

MB: Sì, ma piene. Di tè.

G: Io non c'entro, prova con lui.

D: Tu c'entri sempre. Ora sparisci.

G: Allora lanciami la pistola.

D: Sciò! (gli tira un disco dei Sex Pistols)

MB: Yvonne!

G: Ehi, questo è peggio di me! (va in camera)

D: Ha ragione lui. Mi dici perchè sei tornato? Avvertenza: voglio una risposta sensata.

MB: Non posso dartela, gli spieghini non fanno per te. O perlomeno non dovrebbero. Ti sei così assuefatto?

G(dalla camera): Ehi! Nessuna Sue è passata di qui, oggi! O mi sono perso qualcosa?

D: IL CERVELLO, DA QUANDO ANDAVI ALL'ASILO! E NON T'IMPICCIARE!

MB: Questo teatrino si sta facendo divertente. Spero solo non sia il Piccol Guignol.

D: D-diosanto...

MB: Va bene, va bene, faccio pena come sostituto di quello là. Il che è un peccato, non mi dispiacerebbe essere il tuo biografo... pazienza, mi accontenterò di leggere quelle degli altri. Di biografie tue, intendo.

D: Strano. Le biografie mie degli altri interessano sempre meno.

MB: Lo so. E la colpa è tua. E dei tuoi biografi. Le tue biografie talvolta sono di una noia mortale...

D: Beh, sono in tema. O come dicono i giovani, sono IT.

MB: E poi io farei pena?

D: Beh, anche IT è in tema. No, dai, torniamo seri. Anche tu pensi siano un'orrore? (Voglio dire, le biografie mie degli altri).

MB: L'orrore? Cos'è l'orrore?

D: Ho smesso di chiedermi cos'è l'orrore nel '01.

MB: Ma no, ogni tanto te lo chiedi. Molti pensano che tu non ti chieda più nulla, ma io no. Sei ancora te stesso, ogni tanto. Solo più stanco.

D: Dopo vent'anni e passa di attività potrò essere un po' stanco, no?

MB: Certo, che potrai. Anch'io potrò.

G(dalla camera): C'è chi potrà e chi non potrà! Io ho potuto. Una volta. Era il '66, pioveva.

D: Mi sei ancora affezionato? Sono sorpreso, pensavo ti fossi stancato di me...

MB: Infatti sono stanco. Stanco di questo mondo balordo e insensato... come... come l'orrore. Pensavo di non avere più bisogno di te, e invece ne ho.

D: Devo ri-darti la delusione che ti ho dato poco fa: sono stanco anch'io.

MB: Beh, stanchiamoci insieme, allora... (si alza)

G(dalla camera): E ridagli coi doppi sensi! Almeno mettete un semaforo! Rosso, magari.

D: S-sì... (si alza pure lui)

MB: ...

D: ...

(si abbracciano come due vecchi amici)

G(entra): Come siete teneri, datevi un bacino. Anzi, no, st'anca.

MB: Questi dialoghi sono insopportabili. Speriamo che durino.

D: I tempi sono cambiati, oggi dialoghi così non vengono capiti.

MB: Sarà, ma a me piacciono di più.

THE END BEGIN NEW BEGIN




Note:

"D" è uno che fa un mestiere un po' strano. E' un tipo un po' così, che ultimamente si è ammosciato. Ma non è un morto vivente, come certi vivi morenti vogliono far credere.
"G" è uno un po' strano. O forse il più saggio di tutti. Certi vivi morenti hanno ammosciato anche lui.
"MB" è uno non fa un mestiere, e questo lo rende un po' strano. Anni fa era convinto di volerne fare uno in cui sbizzarrire la sua fantasia, poi è diventato un vivo morente e s'è ammosciato. Oggi è un tipo un po' così, a volte vivo morente, a volte morto vivente. Sta pensando che, quasi quasi, potrebbe pure tentare di fare quel mestiere che voleva fare anni fa. Senza troppa convinzione, così, per provare. A suo parere D e G qualcosa possono ancora dirla. Megalomane com'è, gli piacerebbe aiutarli.

mercoledì 18 luglio 2012

Ehilà! Ciao a tutti!


Ciao a tutti! Mi sono iscritto solo ora ma è da un bel po' di mesi che vi seguo.
Leggo (e colleziono) MM da quasi quattro anni ma ho già un'ottima collezione (mi mancano solo i primi numeri).
Finalmente ho qualcuno con cui parlare del mio fumetto preferito!  

Il 17 Luglio 2006, ore 10:43, nasceva MaxBrody. E la mia vita cambiava per sempre.
Alle 10:52 dello stesso giorno, MaxBrody si presentava al mondo. Pareva garbato, un po' tontolone forse, diciamo pure sfigatello, d'altronde nei primi tempi inseriva "ehm ehm" in ogni post, spacciandosi per una pallida imitazione del personaggio suo omonimo (personaggio che all'epoca era di fatto un suo sosia).
A dare il benvenuto a quel diciottenne fresco di diploma (ritirato due giorni prima) sul forum di Martin Mystère solo 4 utenti. Di questi, due risultano oggi cancellati, un terzo traslocò quasi subito da Brad Barron, col quarto ci si frequenta tuttora (è assieme a lui che quel pavido utente introdotto a inizio post oggi comanda il forum Agarthi), ma nè io nè lui abbiamo ancora deciso cosa fare da grandi, sicchè proseguiamo con la nostra relazione a distanza, la quale, come tutte le relazioni a distanza, è ambigua e piena di tira e molla. Ci sposeremo un giorno? Riusciremo a coronare il nostro sogno di fare i piloti in Amazzonia (o meglio, lui il pilota e io il navigatore)? O saremo risucchiati nel vortice della disoccupazione e finiremo vittime dell'atarassia voluta dalla nostra società?

Quante domande, quanti quesiti, quante questioni irrisolte, quanti dubbi amletici (nonchè otellici)! E pensare che nel 2006 era già tanto se mi chiedevo quanti minuti avrei studiato il giorno dopo.

Mamma mia quante cose sono cambiate da allora. Mike Bongiorno, che pareva immortale, è morto. Michael Jackson, che tutti disprezzavano, è più amato di Elvis (in quanto morto). Andreotti, che tutti amavano e disprezzavano al contempo, è amato e disprezzato al contempo. Ed è vivo. Però s'è preso un malanno, di recente, segno che gli anni cominciano a farsi sentire...

Ok, nel mondo è cambiato poco altro.
Però sono cambiato io.
Sono maturato.

Forse troppo, forse poco, non lo so. Il Manuale della Crescita dice che devo mangiare sano e fare attività fisica, ma con la scusa della vista sempre più appannata leggo solo "mangiare" e "fisica", e questa seconda la associo d'istinto alla quantistica. Insomma, si fa quel che si può.
MaxBrody, sempre più burbero e lunatico, continua ad essere sempre lui. Sempre megalomane, al punto di parlare ancora di sè in terza persona come Giulio Cesare. Sempre a raccontare 'sto aneddoto di Giulio Cesare che ormai ha propinato a gente di ogni latitudine. Sempre con la voglia di dire minchiate a ruota libera e di piangersi addosso due minuti dopo. Sempre indignato e senza peli sulla lingua e accomondante e perbenino due minuti dopo. Sempre spigliato e goffo due minuti dopo. Sempre con l'orologio avanti di due minuti.

Sono due anni che pondero di cambiare nickname, di abbandonare forums e quant'altro, ma sono ancora qui.
MaxBrody, con i suoi 8901 messaggi su Forumfree, cui si aggiungono i 153 su Comicus, i 363 sulla Tana del Sollazzo e svariate capatine su blogs e mailing lists assortite, tira avanti.
Poco poco, piano piano, con garbo e una umiltà che rasenta la sfigataggine (o viceversa, se preferite). Vorrebbe importunare molto di più, ma l'atarassia che permea la nostra società è un'attrattiva mica male.
D'altronde poche ragazze da queste parti.

E' il 18 Luglio 2012, sono le 19:40.
Uhm. Urge che la mia vita cambi per sempre di nuovo, mi sa.
Vabbè, intanto cambio l'avatar.