venerdì 19 marzo 2010

Pensierini assortiti

Facciamo eco a Eco, imitiamolo.

Primo pensierino. Perchè non mi segno le cose che mi passano per la testa? Ero sicuro di avere avuto una buona idea per un post (quindi era una vaccata), ma mi è uscita proprio dalla scatola cranica. Questa cosa che mi escono le cose dalla testa non si capisce. E che è, un'autostrada, che vanno e vengono le cose? Che c'ho il cervello come Bossi, io, che non so manco quello che faccio? Non mi sta bene, ennò. I miei pensierini sono intelligenti, come avete potuto leggere. Tsk!

Secondo pensierino. A Michele Medda piace Edoardo Bennato. Edoardo Bennato difende Aldo Busi, dopo l'espulsione dalla Rai lottizzata. A me piacciono sia Michele Medda che Edoardo Bennato, e pure io difendo lo scrittore bresciano dall'inopinato ed esagerato provvedimento. Le coincidenze della vita. Uno pensa che i vip ragionino secondo diverse ed imperscrutabili modalità, invece, alla fin della fiera, rimangono esseri umani, persone come noi (a meno che non siate visitors). In questo senso Mara Venier è un essere umano - e non un visitor - perchè dice tante di quelle cazzate che solo un essere umano può dire. Mara, anch'io vorrei essere un visitor.

Terzo pensierino. Fra due giorni è primavera. Direte: grazie per avercelo ricordato, non lo sapevamo. Prego. Mi fa piacere dare il mio piccolo aiuto ai bisognosi. A voi non fa piacere? Io ho bisogno di taaanto danaro (sono schiavo del dio danaro, direbbe il figlio di Renato Zero). Ne ho bisogno perchè Lunedì mi inizia l'omnia di Gottfredson e per me l'omnia di Gottfredson è un desiderio che si esaudisce, un sogno che si avvera, una speranza che...boh, che pure si avvera (non mi viene il sinonimo), insomma: la aspetto dalla metà della mia vita (facendo due calcoli basandosi sulla consistenza dei neuroni viene l'anno scorso). Oltre a ciò, oltre ad altre spese appartenenti alla sfera del superfluo (no, non si tratta di dentifrici eccezionali), oltre a tutto questo Amba Aradan, c'è che ho voglia di andarmene via, lontano da questa civiltà occidentale che mi disgusta e mi fa stare male. Ho bisogno di spazi aperti. Per cui, mi piacerebbe andare negli USA.

Quarto pensierino. Mi mancano giusto quei tre ettari cubici di pecunia per poterlo fare, ma intanto il sogno di andarsene c'è. Però, sa va sans dire, pesce fritto e baccalà, esaudiamo prima l'omnia di zio Floyd. Una cosa per volta. A proposito di Volta, una volta da Volta era tutta campagna. Adesso il Lario è un casino (e un poco casinò), fanno i muri e poi li abbattono, così, per il bene del lago. Il che mi porta a pormi la seguente domanda: ma quanti film ha fatto Jason Statham? E perchè fa sempre lo stesso ruolo? Non poteva badare al bene del lago? Ma pazienza, chissene del lago, tanto sono stufo del luogo in cui vivo, voglio andarmene. Magari da Jason Statham.

Quinto pensierino. Ok, avevo disseminato alcuni indizi (due) nelle righe soprastanti, ma posso svelarlo chiaro e tondo, e se non tondo, perlomeno ovoidale: io seguo l'isola dei famosi. Sorvolo su eventuali commenti per non inimicarmi i fans del programma, ma non glisserò su una sinistra (e destra, per par condicio) coincidenza. Seguo l'Isola, seguo Lost, ho da poco letto "L'isola del dr.Moreau" e, in generale, mi ritrovo isole più o meno ovunque. Ho voglia di finire su un'isola deserta, ecco. Nutrirmi con i cocchi, guardare le ragazze in costume, farmi pizzicare dai granchi, fare scherzi lasciando escrementi in giro, e in questo istante, mentre scrivo, c'è una concorrente del reality che dice di voler fare esperienze di riproduzione coatta, il che mi dà un'altra idea da aggiungere alla lista. Ecco, è questo che voglio. Poi, se proprio non si trova un'isola deserta-deserta, oh 'un fa nulla, gli USA vanno benissimo.

lunedì 8 marzo 2010

Ode alla donna

Si pensa che le donne
siano complicate.
Che siano giovani o nonne,
voi non le ascoltate.

Se non fai lor la corte
sbuffano, annoiate.
Se tendi mani morte
ti tiran scudisciate.

Se le guardi storte,
non chiedono "perchè?".
Se dici "siete contorte"
si offendono, e vabbè.

Sentenzi: "tu sei bella".
Ridono di te.
"Assomigli a mia sorella".
Qui chiedono il perchè.

"Perchè sei intelligente"?
E dicono che non è ver.
"Sei spiritosa e divertente"!
"Sono ridicola, ohimè!"

"Ma no, sei carina e affascinante"
e ti prendono per uno scém.
"Guarda che dico veramente."
"Mmm..s'è fatto tardi! Che ora è?"

E mentre lei, pian pian, va via,
ripensi al detto e al non detto..
"Mia sorella??? Santa Rosalia,
metterò la testa in un sacchetto!"


Con l'amiche mai provarci,
finisce tutto a catasfascio.
Certo, è bello un po' pensarci,
e poi tutta l'erba non è un fascio.

Per cui, se proprio la si ama,
meglio dirglielo con calma.
Poi se vedi che non chiama
puoi preparare la tua salma.

Se ti racconta cosa fa
il week-end con le amiche,
e del luogo dove andrà
insieme a Gutierrez Iche,

se narrarti del suo lavoro
e degli studi suoi l'appaga,
puoi buttar via il pezzo d'oro,
ormai è chiaro: non ti caga.


Se ti chiede "cosa fai?",
nascondi subito i fumetti.
E' vero che non si sa mai,
ma il più spesso siete fritti.

Bisogna essere sportivi,
avere muscoli e cultura,
conoscer musica e detersivi,
senza macchia né paura.

E' meglio, poi, che siate geni
almeno in una disciplina;
che siate seri e assai carini,
e un poco stronzi e biricchini.

Non deve poi mancare l'estro,
fondamentale in un rapporto:
se lei si annoia, pòi fà er ministro,
ma sei comunque tu nel torto.


E guai ad essere un secchione,
a quello pensano già loro;
guai ad essere un cialtrone,
servon macchina e lavoro.

Guai a far lo sdolcinato,
che poi passi per il Moccia;
guai a far lo svergognato,
il volgare a loro scoccia.

Guai a dirle "fai attenzione",
pensano che sei un mattone.
Guai a dire "è pesante?"
che diventi petulante.

Guai a non dare una mano,
a non tenerle pesi e cose.
Guai a stare sul divano,
se non porti mai due rose.


"Ma perchè fare questa vita,
se posso starmene tranquillo,
a veder la mia partita
coccolando il gatto Lillo?"

"Perchè sopportare lunatismi,
gelosie e batticuori,
e gli inutili allarmismi
tipo 'hai scordato i pomodori!'?"

Ma perchè sì, orsù, è ovvio,
senza donne che facciamo?
a chi lo ripetiamo l'ovvio?
le curve a chi le ammiriamo?

Senza donna l'uom non serve,
e questo più non si contesta.
Ma senza om la donna perde,
anche questo entri in testa.


Per cui viva gay e transgender,
ed i cavalli ed i nani,
ma io grido: Love me tender,
mia maDonna, bacio le mani.

lunedì 1 marzo 2010

Marzo, dolce sbadigliare.

Er primo Marzo,
in romano, m'arzo.
Devo annà a Bomarzo..
uff..no, nun m'arzo.

A Marzo, i roseti sono in fiore (facciamo finta). A Marzo, leggiadra è l'aere. A Marzo, al mattin il sol fa capolin dalla montagn, a mezzogiorn sta in alt nel ciel, vers le cinq-cinq e mezz tramont dietro la montagn (un'altr, non la stess del mattin). Marzo mese della rinascita, mese della Primavera, e di tutto ciò che ad essa è annessa: le piogge, il Botticelli, il polline, le solite cose.
Questo dal 21. Prima no, niente Botticelli.
Ma il fatto che Marzo sia iniziato, anche in tempi bui come quelli che stiamo vivendo, tempi nel quale un ex-erede al trono dedica canzoni ad una patria la cui lingua egli parla nello stesso modo in cui io parlo il pugliese, tempi in cui grandi scossoni accadono solo al di là del Mare Oceano, mentre il tran-tran in cui siamo immersi ci porta a ridere quando ne capita qualcuno anche da noi, tempi ove giudicare i giudici non è comportamento giudicabile e non giudicare i giudici che giudicano in maniera non giudicabile è giudicabile (dai giudiziosi), tempi che conducono lo giudizio mio (giudicabile, lui sì) a pensare che, se cotale mese ha pensato bene (e deve averlo fatto con coscienza, visti i tempi elencati) di tornare a farci visita pure stavolta, io penso che non sia, appunto, solamente un caso di coscienza (5°stagione), e che sia consigliabile goderselo - il mese - il più possibile.
Poi ditemi com'è andata.