venerdì 26 dicembre 2008

Perchè a Stefano sì e a Venceslao no?

Per 21 anni mi sono ripetutamente chiesto: ma perchè il 26 Dicembre è festa nazionale?

Oggi, dopo 21 anni, ho pensato di cercare la risposta su Internet. E ho scoperto l'atroce verità.
Siccome è una verità troppo dura da ripetere, copio e incollo da Wikipedia:

In Italia e in altre nazioni, il 26 dicembre, giorno dopo Natale, è una festività dedicata a Santo Stefano, primo martire cristiano. La festività viene comunemente chiamata Santo Stefano. Il giorno festivo non è causato dalla ricorrenza del Santo, pur esponente importante della serie dei santi della Chiesa, ma esiste allo scopo di allungare la festa del Natale; così come il lunedì dell'Angelo (comunemente chiamato Pasquetta) non è stato stabilito perché sia una festa religiosa, ma solo in quanto è l'indomani di Pasqua. Entrambe le date non sono feste di precetto (non occorre per i cattolici assistere alla Messa) ma sono state stabilite dallo Stato italiano, nel 1949, proprio per rendere più solenni e fruibili le feste popolari di Natale e Pasqua.


E' dura da mandar giù, eh? Se non ci credete, provate a rileggere.

Ffatto? (intonazione alla Giovanni Muciaccia)

Sappiate che concordo con voi:è una vergogna. Santo Stefano ha una festa tutta sua SENZA UN REALE MOTIVO. E perchè a Stefano sì e a qualcun'altro no?
Non è giusto. Anche gli altri hanno diritto ad una loro Festa personale! Anche Santo Mmaso, Sant'Honorè, San Tippe...e San Venceslao? San Venceslao più di tutti, dovrebbe avere una Festa Nazionale! E non perchè San Venceslao si tiene il giorno del mio compleanno, ma in nome di quei principi di cui ci riempiamo tanto la bocca (libertè, egalitè, fraternitè) e che non mettiamo mai in pratica!

Dobbiamo ribellarci al sistema, amici, e inoltrare ognuno la propria richiesta ufficiale:che ognuno abbia la sua Festa Nazionale, alla faccia di Stefano e dei perbenisti!!! HASTA LA REVOLUCION!

venerdì 19 dicembre 2008

Lazzaro, alzati e cammina!...Lazzaro? Ehilàà..?..


Colui che ha richiamato alla vita il suo amico Lazzaro, figura della Risurrezione definitiva, chiama anche noi a Vita nuova ogni giorno, nella nuova ed eterna Alleanza perché, dopo essere nato e morto per noi e per la nostra salvezza, è Risorto ed è il Vivente e ci ha promesso: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi»



Io invece no.
Ciò che mi differenzia dal mio amico Gesù è che, nel mio caso, non vi sarà alcuna Resurrezione. Spirituale, voglio dire. Ossia, temo che la mia condizione attuale rimarrà sempre tale.
Mah.

A quando un miglioramento?








(per chi non l'avesse capito, era una metafora.)