domenica 11 ottobre 2009

Pura fantascienza. (?)

[...]
A ogni modo, penso che ormai tutti si siano fatti la loro opinione, e che voi non riuscirete a fargliela cambiare.

-Non è necessario- dissi.
-Lo sapete perchè la gente vota come vota, Connick? Perchè non vota in base a un'opinione, ma in base a una tendenza e persino a un impulso. Francamente, preferirei votare per voi, piuttosto che per Schiltz. Lui è più facile da battere. E' ebreo.

Connick disse irritato: -A Belport certe cose non succedono, caro mio!

-Volete dire che non esiste antisemitismo? Certo che no. Solo che se un candidato è ebreo, e salta fuori che quindici anni fa ha cercato di andarsene da un parcheggio senza pagare...e salta sempre fuori qualcosa del genere, Connick, credetemi...gli voteranno contro perchè ha aumentato le tariffe dei parcheggi. E' questo che intendo per "impulso". Gli elettori...non tutti, d'accordo, ma in un numero sufficiente da capovolgere qualsiasi previsione...vanno in cabina ancora incerti. Non c'è bisogno che gli facciamo cambiare idea. Dobbiamo solo aiutarli a decidere quale parte di quell'idea è più importante.-


Lasciai che mi riempisse di nuovo il bicchiere e ne bevvi un sorso. Mi rendevo conto che cominciavo a sentire gli effetti dell'alcool.
-Prendiamo voi, Connick- dissi. - Supponiamo che siate un democratico e che andiate a votare. Mettiamo che dobbiate votare per il Presidente. Quindi voterete per il candidato del Partito Democratico, giusto?-

Senza sbilanciarsi troppo, Connick disse: -Non necessariamente. Però è probabile.

-Esatto: non necessariamente. E perchè? Perchè forse conoscete personalmente chi ha ottenuto l'investitura dai Democratici, o forse perchè qualcuno che conoscete ha un buon motivo di risentimento contro questo candidato. Che so, non è riuscito ad avere la poltrona di ministro delle Poste, oppure si è scontrato con i suoi delegati alla convenzione. Il punto è questo: voi avete qualcosa "contro" il candidato designato proprio perchè il vostro primo impulso è a "suo" favore. Perciò, come votate? Secondo l'impulso che prevarrà in voi "al momento del voto". Non in un altro momento e non per questioni di principio. No, non dobbiamo far cambiare idea a nessuno...perchè la maggior parte delle persone non ha idee da cambiare!

(da I figli della notte di Frederick Pohl, in "Il marziano in soffitta", Urania n.804, pagg.140-141)

2 commenti:

Francesco De Paolis ha detto...

Inquietante.

MaxBrody ha detto...

Già. Mi ha colpito subito, quel passaggio. E' proprio vero che gli scrittori di fantascienza vedono sempre un po' "più in là" degli altri.