venerdì 10 luglio 2009

Non c'è bisogno di essere un blackbloc. Basta ascoltare Cobain.

In questi giorni, a Quel Che Resta De L'Aquila, si tiene il G8. Sapete, quella serie di incontri ove i Grandi della Terra si stringono le mani, cenano a spese dei cittadini di tutto il mondo e approvano bozze di accordi sui grandi temi che riguardano l'attualità e la politica (che queste bozze poi rimangano tali non è occasione, questa, di parlare).
E chi, se non un Grande della musica, poteva celebrare l'incontro dei Grandi della Terra?



Load up on guns and bring your friends
It's fun to lose and to pretend
She's over bored and self assured
Oh no, I know a dirty word

Hello, hello, hello, how low?
Hello, hello, hello, how low?
Hello, hello, hello, how low?
Hello, hello, hello

With the lights out it's less dangerous
Here we are now, entertain us
I feel stupid and contagious
Here we are now, entertain us
A mulatto
An albino
A mosquito
My Libido
Yeah

I'm worse at what I do best
And for this gift I feel blessed
Our little group has always been (tribe)
And always will until the end

Hello, hello, hello, how low?
Hello, hello, hello, how low?
Hello, hello, hello, how low?
Hello, hello, hello

With the lights out it's less dangerous
Here we are now, entertain us
I feel stupid and contagious
Here we are now, entertain us
A mulatto
An albino
A mosquito
My Libido
Yeah

And I forget just why I taste
Oh yeah, I guess it makes me smile
I found it hard, it was hard to find
Oh well, whatever, never mind

Hello, hello, hello, how low?
Hello, hello, hello, how low?
Hello, hello, hello, how low?
Hello, hello, hello

With the lights out it's less dangerous
Here we are now, entertain us
I feel stupid and contagious
Here we are now, entertain us
A mulatto
An albino
A mosquito
My Libido

Kurt Cobain, si sa, è sempre stato sensibile al futuro che attende il nostro caro, vecchio pianeta. Fin dal 1991, anno dell'uscita di "Smells like teen spirit": e il titolo già evoca il contrasto fra la voglia di rinnovamento della gioventù (i teen spirits) e l'universo della politica, tutto fumo (smell) e niente arrosto.

Carica i fucili e porta con te i tuoi amici
È divertente perdere fingere
Lei è molto annoiata e sicura di sé
Oh no, conosco una parolaccia

Ciao, ciao, ciao quanto stai giù? (x3)

Con le luci spente è meno pericoloso
Siamo qui adesso, intratteneteci
Mi sento stupido e contagioso
Un mulatto
Un albino
Una zanzara
La mia libidine
Si, un rifiuto

In quel che faccio meglio sono il peggiore
E per questo dono mi sento benedetto
il nostro piccolo gruppo c'è sempre stato
E ci sarà sempre, fino alla fine

Ciao, ciao, ciao quanto stai giù? (x3)

Con le luci spente è meno pericoloso
Siamo qui adesso, intratteneteci
Mi sento stupido e contagioso
Un mulatto
Un albino
Una zanzara
La mia libidine
Si, un rifiuto

E dimentico anche quel che assaggio
Oh si, credo che mi faccia sorridere
L'ho trovato difficile, difficile da trovare
Oh beh, in ogni caso, non importa

Ciao, ciao, ciao quanto stai giù? (x3)

Con le luci spente è meno pericoloso
Siamo qui adesso, intratteneteci
Mi sento stupido e contagioso
Un mulatto
Un albino
Una zanzara
La mia libidine
Si, un rifiuto

Anche se Kurt non è più fra noi, il messaggio della sua canzone giunge ancora forte alle nostre orecchie. Lei è annoiata. Lei è la Terra, ovviamente, ma - attenzione - non sottovalutiamola, che è molto sicura di sè: non ne può più di questi Capi di Stato che si incontrano senza mai giungere a nulla. Kurt, con il suo riconoscibile stile sprezzante, paragona i Grandi della Terra ad un gruppo di amici armati di fucile, intenti in una battuta di caccia, nel più naif dei divertimenti riservati a chi ha danaro da spendere. Una non certo velata accusa all'establishment.

E' una teoria che circola da svariati anni, quella del Governo-Ombra, un superGoverno che reggerebbe i fili dell'intero globo, e in cui i Grandi sarebbero solo dei burattini nelle mani di oscure lobby segrete. Si tratta solo di sciocchezze, naturalmente, ma una verità di fondo c'è: i Grandi si incontrano per appianare le divergenze, ci fanno sapere i media. Ma quali divergenze devono appianare, se sono già tutti amici, addirittura al punto da andare a caccia insieme? La domanda che Kurt Cobain ci pone è devastante nella sua semplicità e lascia spazio ad infinite discussioni. Quel che è certo è che, in mano a questi signori, la Terra non avrà vita lunga e i travagli saranno molti (e chissà i dipietri).

Ecco perchè è importante agire subito, aprire tavoli di discussione e far capire ai giovani, la popolazione del domani, dei pericoli che corre il pianeta su abitano e abiteranno. Kurt Cobain e il suo piccolo gruppo, annunciano, ci sono e ci saranno sempre. Per fortuna, possiamo ancora contare su di loro, sulle loro canzoni. E, in ogni caso, non importa che il nostro si senta il peggiore e che trovi difficile sorridere, noi abbiamo bisogno di lui.

Cobain non rinuncia a parlare di sè, nel testo; ma - e qui sta la classe che tutti gli riconosciamo - evita l'autobiografia fine a sè stessa, l'autocelebrazione. Il suo sentirsi stupido e contagioso, l'affermare continuamente la sua presenza (siamo qui adesso, ripete nel ritornello) non sono sintomi di manie di grandezza. Al contrario, le sue parole trascolorano la figura del cantante per universalizzare il messaggio di pace e ricreare - almeno a livello grammaticale - il sogno di Cobain: un Nirvana in cui chiunque possa vivere in pace, in sintonia con la Natura (con la Terra, quindi), che sia egli un mulatto o un albino o una zanzara. Non c'è discriminazione alcuna, nel paradiso evocato da Kurt Cobain, e non c'è traccia di perbenismo (via libera ad un po' di sana libidine, dunque).
Proprio quel perbenismo rintracciabile costantemente nel comportamento dei cosiddetti Grandi, riuniti nel summit degli 8, quando si sa benissimo che sono più di 8.

nota: il testo tradotto me l'hanno prestato gli amici di angolotesti.it, solo che non lo sanno.

2 commenti:

DjJurgen ha detto...

A me queste interpretazioni fanno morire dal ridere!!! :D
E cavolo, proponiti a Rolling Stones!! :D

ondina ha detto...

Dai MaxBrody proponiti!