martedì 2 novembre 2010

C'est la mort.


Primo pensierino. Nel mese di Ottobre non ho scritto molto, anzi, è stato toccato il record negativo del blog (se escludiamo dal conteggio lo scorso mese di Aprile, tecnicamente "non pervenuto"). Questo perché ultimamente non sono stato proprio benissimo. Ad ogni modo, è un po' come se il blog fosse "morto", e, visto che oggi è il 2 Novembre, la coincidenza sembra calzare a pennuello (o a fagiuolo, se preferite).
Mia personalissima ed opinabile opinione è che, se proprio festa dev'esserci, questa dovrebbe cadere il 2 Novembre, anziché il giorno precedente. I Santi sono riconosciuti solo da una parte della popolazione, i morti da tutti. Logica vorrebbe che il volgo lo si accontentasse tutto, e non solo una parte di esso, ma la Logica, in Italia, viene ricordata proprio oggi.

Che poi la festa dei morti sia una festa ipocrita, come tutte le feste legate alla religione, questo è un altro discorso. Durante i rimanenti 364 giorni dell'anno, infatti, nessuno si ricorda dei cari estinti. Il 2 Novembre, d'improvviso, tutti "col ricordo volto verso chi non c'é più" (come dicono i preti). Perlomento per finta, chiaro.
Per tacer dell'egoismo intrinseco: perché ricordare solo i propri cari defunti? E quelli degli altri? Non contano niente? Dov'é finito l'amore verso il prossimo, la fratellanza che tanto cianciano le religioni rivelate?
Mi pare giusto e solidale ricordare quei defunti che non sono mai ricordati da nessuno. Tertulliano, ad esempio. Oppure Leibniz. O, ancora, Mario Imperniceti, Donatella Angiolini, Tonino Brutti... chi sono? Boh. Ma anche loro meritano il nostro ricordo.

Secondo pensierino. Un anno fa moriva Alda Merini. Ce lo siamo ricordati perché è uscita la raccolta delle sue opere, sennò chi ci pensava più? È dal 3 Novembre dell'anno scorso che avevamo la mente altrove.
Io l'avevo rivolta verso Michelangelo Antonioni, regista di cui non ho visto nemanco un fotogramma (no, vabbé, un paio di fotogrammi li ho visti). Nell'Agosto 2007 si spegneva lasciando un grande vuoto intorno a sé. Talmente grande che RaiDue, la sera stessa della sua morte, si sentì in dovere di cancellare un telefilm che all'epoca seguivo, per trasmettere ben due dei suoi capolavori (e la Rai, e i canali in chiaro in genere, sono ben restii a trasmettere i film di Antonioni, forse perché il pubblico "non capirebbe"). Da quel giorno sento il bisogno di ricordare costantemente questo episodio, affinché il grande regista sia sempre un po' nei nostri cuori.

Terzo pensierino. Negli ultimi dieci anni circa, la mia famiglia si è pressoché dimezzata, con una media di un lutto "importante" ogni 2,5 anni (a fronte di una nascita ogni 4,5). L'aver scritto una frase del genere (che è assolutamente vera) mi dà l'impressione di essere divenuto un po' cinico. Forse perché io stesso non sono convinto di arrivare ai quarant'anni, oppure di arrivarci a fatica e grossomodo. D'altronde, quelle fitte al petto che sento ogni tanto non mi incitano proprio all'ottimismo, e i lutti di cui parlavo sopra sono stati tutti prematuri.

La Logica mi porta a pensar male. Per fortuna, come dicevo più in alto, in Italia la Logica si festeggia proprio oggi. C'est la mort.

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