Riporto un passo dell'intervista, in quanto lungimirante.
I.:[...] Quanto al mondo fumettistico in generale, ci dica la sua. Le piace?
L.:Il fumetto in generale non molto, secondo me è in crisi. In realtà lo è da qualche anno.
I.:A cosa è dovuta, secondo Lei?
L.:Lei si aspetta che io Le risponda che è colpa dei manga, vero?
I.:Beh, molti lo pensano. Strappano i giovani lettori dalle produzioni occidentali.
L.:Invece, secondo me, è colpa del fumetto franco-belga.
I.:Franco-belga?
L.:Ma sì, ci pensi bene. Chi se lo fila più il fumetto franco-belga? Eppure, continua ad uscire. E non esce in edicola, ma in libreria, dove costa un botto di soldi ma, ciò nonostante, fa vendite altissime. Però bisogna dire che lì hanno i francesi, che sono intellettuali e, soprattutto, sono tanti. Ma quanti sono 'sti francesi? Stanno dappertutto..mamma che fastidio. E stanno sempre a comprarsi i loro fumetti, sempre gli stessi, eh, TinTin, BlakeEtMortimer, Moebius, Asterix..li avranno letti due milioni di volte, li sanno a memoria, ma ancora se li comprano. Dovremmo fare così anche noi.
I.:In Italia non siamo intellettuali, i libri (anche a fumetti) prendono la polvere sugli scaffali. Infatti sono nate le collane allegate ai quotidiani, che fanno un sacco di soldi.
L.:Bravo! Lì La volevo. Sono libri, ben fatti e ben curati. Ok, pubblicheranno storie monche o antologie con 5 storie di un personaggio e 1 di un altro quando dovrebbero fare il contrario, però, almeno, non sono i soliti albi fuori moda; costano il giusto, non escono in libreria (dove, come dice giustamente, prenderebbero la polvere) ma in edicola, così spariscono subito e la gente, quando esce il numero nuovo, può dimenticarsi il precedente. Alla gente piace dimenticare, è triste, ma è così: non prendiamoci in giro. Altrimenti al governo non ci stava ancora chi c'è oggi. Inoltre, queste collane spesso - non sempre, perchè in fondo la moda ha preso piede da poco - riciclano le stesse cose. Come in Francia. Ecco perchè vendono molto.
I.:Quindi Lei cosa propone?
L.:La mia idea è:basta con la solita distinzione fumetto popolare/d'autore, cioè da edicola/da libreria. Facciamo il fumetto da libreria..in edicola. Che tradotto diventa:pubblichiamo le serie inedite in volumi e le alleghiamo ai quotidiani. Pensi che figata sarebbe, vai in edicola, compri "La repubblica" o "Il Fatto quotidiano" (sempre se ci saranno ancora, ovvio) e, per 2 euro e 70 in più, anche il nuovo "Tex" o il nuovo "Nathan Never". Informazione e avventura al tempo stesso! E' l'evoluzione delle strisce dei syndicates americani, che uscivano sui giornali. Prima si allegava la strip, domani si allegherà il volume/albo.
I.:E la qualità? Non ne risenterebbe, a sentirLa parlare.
L.:Perchè, oggi escono capolavori tutti i mesi? Molte serie che uscivano sui quotidiani oggi sono dei classici e vengono studiati a scuola (non so da chi nè dove, ma so che vengono studiati). E poi, casomai servissero, ci sono le miniserie.
I.:Ma una strip non è un albo.
L.:Una strip fatta con cura è un albo fatto con cura.
I.:Questa da dove viene?
L.:UbC. [...]
L.:Il fumetto in generale non molto, secondo me è in crisi. In realtà lo è da qualche anno.
I.:A cosa è dovuta, secondo Lei?
L.:Lei si aspetta che io Le risponda che è colpa dei manga, vero?
I.:Beh, molti lo pensano. Strappano i giovani lettori dalle produzioni occidentali.
L.:Invece, secondo me, è colpa del fumetto franco-belga.
I.:Franco-belga?
L.:Ma sì, ci pensi bene. Chi se lo fila più il fumetto franco-belga? Eppure, continua ad uscire. E non esce in edicola, ma in libreria, dove costa un botto di soldi ma, ciò nonostante, fa vendite altissime. Però bisogna dire che lì hanno i francesi, che sono intellettuali e, soprattutto, sono tanti. Ma quanti sono 'sti francesi? Stanno dappertutto..mamma che fastidio. E stanno sempre a comprarsi i loro fumetti, sempre gli stessi, eh, TinTin, BlakeEtMortimer, Moebius, Asterix..li avranno letti due milioni di volte, li sanno a memoria, ma ancora se li comprano. Dovremmo fare così anche noi.
I.:In Italia non siamo intellettuali, i libri (anche a fumetti) prendono la polvere sugli scaffali. Infatti sono nate le collane allegate ai quotidiani, che fanno un sacco di soldi.
L.:Bravo! Lì La volevo. Sono libri, ben fatti e ben curati. Ok, pubblicheranno storie monche o antologie con 5 storie di un personaggio e 1 di un altro quando dovrebbero fare il contrario, però, almeno, non sono i soliti albi fuori moda; costano il giusto, non escono in libreria (dove, come dice giustamente, prenderebbero la polvere) ma in edicola, così spariscono subito e la gente, quando esce il numero nuovo, può dimenticarsi il precedente. Alla gente piace dimenticare, è triste, ma è così: non prendiamoci in giro. Altrimenti al governo non ci stava ancora chi c'è oggi. Inoltre, queste collane spesso - non sempre, perchè in fondo la moda ha preso piede da poco - riciclano le stesse cose. Come in Francia. Ecco perchè vendono molto.
I.:Quindi Lei cosa propone?
L.:La mia idea è:basta con la solita distinzione fumetto popolare/d'autore, cioè da edicola/da libreria. Facciamo il fumetto da libreria..in edicola. Che tradotto diventa:pubblichiamo le serie inedite in volumi e le alleghiamo ai quotidiani. Pensi che figata sarebbe, vai in edicola, compri "La repubblica" o "Il Fatto quotidiano" (sempre se ci saranno ancora, ovvio) e, per 2 euro e 70 in più, anche il nuovo "Tex" o il nuovo "Nathan Never". Informazione e avventura al tempo stesso! E' l'evoluzione delle strisce dei syndicates americani, che uscivano sui giornali. Prima si allegava la strip, domani si allegherà il volume/albo.
I.:E la qualità? Non ne risenterebbe, a sentirLa parlare.
L.:Perchè, oggi escono capolavori tutti i mesi? Molte serie che uscivano sui quotidiani oggi sono dei classici e vengono studiati a scuola (non so da chi nè dove, ma so che vengono studiati). E poi, casomai servissero, ci sono le miniserie.
I.:Ma una strip non è un albo.
L.:Una strip fatta con cura è un albo fatto con cura.
I.:Questa da dove viene?
L.:UbC. [...]
Homo Faber - L'Espresso. (2010)
Gang Bang - Il Manifesto. (2011)
Mytico - Corriere della Sera (2012).
Pian piano la profezia del Lettore sarà compiuta.
p.s.: per la cronaca, il Lettore mi ha rilasciato una seconda intervista nel 2011.
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