s'egli ne la sardinea stanza 'ntrasse
e poscia l'esame sostener dovrìa.
Minuti due, più l'attimi, impasse,
prìa che la vegliarda proffa vien dentro
e la folla massima lo scrosciasse.
Sedottosi fra l'altri, in incentro,
ei direbbe nom, cognom e puro 'l sì
a la doman prìa posagli dal veltro.
Lei fa:"Mi dica chès, chès e chesto chì",
risando. E Lui, ch'è il Maestro, Le rispon:
Doman veraci e acri, pungenti doman,
tal che l'Astro Rilucente risplende
e nisciun se' risponder, manco doman.
Sicchè Io prego Iddio, o chi Gli sottende,
di far che tutto vada come dee andar
che, torno a casa, non debba aver bende.
Chè un'altro esame, doman dopo devo dar.
P.S.:aiuto Dante, proteggimi tu!!
3 commenti:
Ahahahahah! Leggo solo ora...
Il Sommo saprà sicuramente soccorrerti, ma non ce ne sarà bisogno!
In **** al cetaceo per domani, e facci sapere come è andata.
Ritornno on-line dopo un sacco, e trovo una siffatta composizione! Bellissima, complimenti! :D
P.S. - e si, facci sapere com'è andata!
si è capito che non voglio parlare di com'è andata, vero? ;) :D
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