lunedì 27 ottobre 2008

Certi "dialoghi" sono immortali.

Ve lo ricordate Galileo Galilei?
Ebbene, non tutti sanno che, nell'autunno del 2007, io e lui abbiamo lavorato assieme ad una trasposizione fumettata del suo immortale capolavoro "Dialoghi sopra i due massimi sistemi del mondo". A coadiuvarci nell'ambizioso progetto, alcuni amici del mondo dello spettacolo, dello sport, del giornalismo..ma li vedrete da voi, se avrete la bontà di (ri)leggervi quanto vi (ri)propongo oggi:

I DIALOGHI SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO - La ristampa riveduta e corretta del racconto pubblicato nel 1632!


domenica 26 ottobre 2008

Riciclare è bene.

Appunto. E allora perchè non farlo anche qui? Non è forse vero il detto Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma?

E dunque ecco qua. Tempo fa (sono pochi mesi, ma sembrano pochi anni) mi ero preso la briga di scrivere piccoli "fumetti" (anche se mi vergogno a chiamarli così) poi pubblicati, con scarso successo, sul Forum di Martin Mystère, su cui intervengo copiosamente (pure perchè, essendone uno degli amministratori, non posso sottrarmi a certa burocrazia, e chi è amministratore di qualcosa mi capisce). Tali "fumetti" (è più giusto chiamarli "obbrobri") saranno, come nelle migliori ristampe, riveduti e corretti (per togliere quella patina prettamente forumistica non indispensabile) e potrete leggerli e commentarli qualora se desideriate l'impellente bisogno.

Cominciamo questo esperimento con un brano originariamente edito il 26 Settembre 2007. Attenzione:tale data è fondamentale per contestualizzare il tutto e meglio comprendere certi dialoghi. Com'era la situazione esattamente un anno e un mese or sono? Come un anno e un mese dopo? Beh, leggete e lo saprete.

martedì 21 ottobre 2008

Grande esclusiva:il racconto che contraddice sè stesso!!!

C'era una volta un fante.
Il fante era un fantasma.
Quindi era morto.
Il fante non c'era più.

Questo straordinario esempio di mini-narrativa contraddittoria postmoderna vi è stata offerta da:

Quante cose al mondo vuoi fare,
l'arme pietose cantare, 'l gran sepolcro di Cristo liberare..
ma trova un minuto per te!

Per voi e per gli amici, Tasso.

lunedì 20 ottobre 2008

Pappa-Harappa, pappa-Harappà! (trad.:Papparappa, papparappà!)

« Senza la scrittura le parole non hanno presenza visiva, possono solo essere "recuperate", "ricordate". »

Questo diceva l'illustre Walter Jackson Ong, un prete gesuita (mica cotiche) autore di due svariati saggi e che è passato alla storia per aver scoperto che la scrittura ha influito sulle civiltà che l'hanno adottata.

L'avrete capito:la scrittura è il tema di questo post.
Se non l'avete capito, ve lo dico io:la scrittura è il tema di questo post.
Anzi, ve lo scrivo io:la scrittura è il tema di questo post.

(uff..e altre 3 righe l'abbiamo riempite)

Già. Negli ultimi tempi la voglia di scrittura è scemata, rincretinita, stupidata. A capito (il contrario di scapito) della voglia di lettura. Oggi la voglia di lettura sta calando e quella di scrittura sta risalendo. Ma sempre a spizzichi e bocconi, a pois. Insomma, un po' tengo voglia di scrivere, un po' di leggere, quasi sempre di non fare nessuna delle due cose.

E poi la scrittura è quella che potrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere il mio lavoro futuro, sempre che Brunetta (per lui niente condizionale, l'ergastolo gli darei) ci lasci qualche briciola su cui poterci avventare come piccioni.

Ma se già ora difetto di voglia di scrittura, come potrei fare in un'eventuale attività lapidaria (da lapis, matita, quindi, per metonimia ot similia, "che a che fare con la scrittura")?
E i temi? I temi scarseggiano (maestro unico, unico tema). Che, detto brutalmente, potremmo tradurre con "non so più cosa scrivere".

Blocco dello scrittore? Può darsi. E cosa si fa in questi casi? Beh, uno scrittore serio si rilassa e semplicemente, pian piano, ricomincia a scrivere.
Quindi non mi riguarda:io me la prendo cogli indiani.
E non coi poveri, vituperati sumeri, che nulla c'entrano:non sono stati loro ad introdurre i primi cenni di scrittura ma, come dice il dott.Wiki dell'Università di Pedia, sono stati gli indiana di Harappa, nella Valle dell'Indo (per i non amanti della Storia:l'India fu scoperta nel 1492 da Peter Falk). Questi primi cenni, pubblicati su cocci di ceramica (noterete l'allitterazione della 'c'... x i filologi futuri:non significa nulla), risalgono al 2600-3500 a.C., quando io ero ancora in mente dei.

E oggi, nel 2008 d.C., siamo ancora qua a parlare di scrittura (ok, scrivere di parlata è più difficile, ma non è una giustificazione) e, soprattutto, lo facciamo con me in mezzo.
E di me voglio parlarvi, della mia scrittura. Introduco a questo proposito un personaggio noto a tutti, Jack Goody. Jack è un antropologo britannico nato nel 1919 e clamorosamente ancora vivo che ha studiato molto e lavorato poco (come tutti gli intellettuali):in particolare, riguardo alla scrittura il Goody afferma che essa ha permesso un "addomesticamento del pensiero" tale da consentire processi quali l'astrazione, la formalizzazione, la logica, l'analisi, la classificazione, la sintesi e l'ipotesi (e quindi la formazione di nuove teorie). [queste ultime righe sono prese pari pari dai saggi del dott.Wiki sorpacitati]

Ebbene, se Goody ha ragione, e non vedo perchè non dovrebbe averne, visto che è letterato, dicevo, se Jack non ha torto, la mia scrittura (che, postuliamo, è esattamente come tutte le scritture) dovrebbe rispondere ai requisiti di cui sopra. Esaminiamo caso x caso (che fa caso^2):

astrazione:la mia scrittura è sicuramente astratta, in quanto non vuol dire niente. Fuori uno.

formalizzazione:la mia scrittura tende ad uno stile classico, formale, quindi si formalizza. Fuori due.

logica:la mia scrittura è logica, perchè rispetta la sintassi. Questa è tirata per i capelli, ma fuori tre.

analisi:adoro analizzare le cose più inutili, ma sempre analizzare è. Fuori quattro.

classificazione:la rubrica Top Faiv! ne è un fulgido esempio. Fuori cinque.

sintesi:clorofilliana. Fuori sei.

ipotesi e formulazione di nuove teorie:anche queste sono una mia cifra stilistica, come si evince anche da questo post. Fuori sette.

Abbiamo visto che la mia scrittura è una scrittura con la S maiuscola e con crittura minuscolo:non debbo temere nulla, allora, chè non ho nulla da invidiare ai più grandi, Hemingway o Dante, e ai meno grandi, Coelho e Moccia.
E quindi questa voglia che oscilla su e giù nell'animo mio debbo farla sfogare.
E' una cosa dura, ma qualcuno lo deve pur fare (beh, più o meno era così).

Bene. Capito (non il contrario di scapito) che posso continuare, aspettatevi di vedere nuovi scritti in un futuro non troppo remoto.

Il che suona come una minaccia. Ma io, anche grazie a Goody (e ora capisco il suo cognome), me ne galeo e frego e posso cantare:Pappa-Harappa, pappa-Harappà!

venerdì 17 ottobre 2008

domenica 12 ottobre 2008

Recensini! VI - Tremendamente indietro

Come recita l'enigmatico sottotitolo, non recensinisco da una vita (anzi, due) e farò fatica a ricordare cosa ho letto/visto nelle ultime, lunghe, giornate. Boh, proviamoci lo stesso, tanto è gratis.

Fumetti:
Martin Mystère n.299, Il segreto di Giovanna d'Arco:chi mi critica quest'albo blaterando della decadenza del bvzm dovrà passare sul mio cadavere. Splendido in ogni suo perchè.
Storie da Altrove n.11, L'uomo che inseguiva le ombre:idem. Anche se qui c'è il finale un po' affrettato. Ma dove c'è Recagno c'è Holmes, e Conan Doyle proverebbe solo invidia.
Martin Mystère Special n.19, La macchina della verità:questo è particolare, perchè con questo vecchio albo, recuperatomi da una cara amica giorni fa, ho completato la collezione. Ora il mio obbiettivo è una rilettura integrale della serie, ma il tempo scarseggia, diavoli dell'inferno! Racconto molto carino, comunque, e con colpetto di scena finale.

Libri:
Fra Settembre e inizio mese, in 3 settimane circa, mi sono sparato (per fortuna ho resistito dal farlo letteralmente) 10 saggi e svariate poesie/testi da analizzare e sviscerare. Sono sopravvissuto più o meno a tutto, per fortuna.
In attesa di ricominciare, più presto di quanto si creda (e io credo) mi concedo qualche volume di svago.
Fra ieri e oggi ho letto Tre, di Tiziano Sclavi:scritto negli anni '70, è zeppo di tutte quelle follie che caratterizzavano lo Sclavi pre-Dylan Dog, e che proprio nel famoso fumetto avrebbe riciclato alcuni degli episodi di questo libro; libro totalmente surreale, tanto che capirne la trama è impresa ardua:meglio lasciarsi trasportare dai mille personaggi stravaganti che vi compaiono senza pensare troppo. Comunque sia, a mio modesto parere, il "Tornado di Valle Scuropasso" gli è superiore. Infine, è difficile da recuperare:vi basti sapere che l'edizione Periplo (quella che tengo) è stata pubblicata nella mia città, e che ho trovato la mia copia solo perchè la Biblioteca Comunale ha messo in vendita la sua.
Prima, però, avevo letto Lettere di Groucho Marx:dopo le grosse risate fatte con "Memorie di un irresistibile libertino", mi aspettavo di ripetere la sghignazzata, invece, a parte rari casi, il mitico baffone si presenta quasi sempre serioso, nel suo epistolario. Lettura più che godibile, però.

Telefilm:
Alias:dopodomani termina la 3°stagione. Dopo una partenza un po' sottotono, il ritmo è ritornato rapido come ai vecchi tempi, e mi aspetto un gran epilogo.
Stargate Sg1:conclusa la 9°stagione (ottima negli episodi iniziali e finali, in mezzo ha lasciato pochi ricordi), è iniziata la 10° e ultima annata del telefilm più lungo della storia della fantascienza. Ed è iniziato molto bene.

Film:
Oddio, è un periodo che guardo un film quasi ogni giorno/sera, se non di più. Molti non li rammento nemmeno più, ma qualcosa è rimasto. In rigoroso ordine sparso:
Blade Runner-Director's cut è un capolavoro, anche se non c'era bisogno che lo dicessi io. Atmosfera indimenticabile, anche più della trama. I due attori (H.Ford e R.Hauer) fanno a gara a chi è più bravo.
Fantozzi, Il secondo tragico Fantozzi e Fantozzi in paradiso:i primi 2 sono capolavori ineguagliabili, amici che non deludono mai; il terzo è la fase cadente del personaggio, ma è l'ultimo che si lascia ancora guardare con abbastanza piacere. No comment sull'ordine di trasmissione di Premium Gallery.
Hot Shots 2 l'ho rivisto ieri:eh, sì, i film demenziali degli anni '80 e primi anni '90 non li batte nessuno.
La mummia 3- la tomba ecc.ecc.:è inferiore ai primi 2, che mi erano piaciuti (più il 2°), ma è un filmone d'azione da guardare.
X Files-Voglio crederci:vi svelo un mio peccato, non ho mai visto X-Files (se non qualche puntata quando avevo neanche 10 anni...), perciò mi sono perso tutti i riferimenti che il film conteneva. Però l'ho gradito lo stesso, anche perchè dedicato soprattutto ai personaggi, più che alla trama. Insomma, già avevo voglia di recuperarlo, il buon X-Files, ora ne ho anche di più.
E poi ce ne sono altri...ricordo di aver visto Vanilla Sky e di averne gradito il finale (non tanto il resto), Wanted (non gradito) e chissà cos'altro...

..insomma, speriamo che la prossima puntata di Recensini! esca presto, sennò qua ogni volta devo fare i salti mortali..

lunedì 6 ottobre 2008

La perfida cattiveria di madre Teresa

La vispa Teresa
avea tra l’erbetta
A volo sorpresa
gentil farfalletta
E tutta giuliva
stringendola viva
gridava distesa:
"L’ho presa! L’ho presa!".

A lei supplicando
l’afflitta gridò:
"Vivendo, volando
che male ti fò?
Tu sì mi fai male
stringendomi l’ale!
Deh, lasciami! Anch’io
son figlia di Dio!".

Teresa pentita
allenta le dita:
"Va', torna all'erbetta,
gentil farfalletta".
Confusa, pentita,
Teresa arrossì,
dischiuse le dita
e quella fuggì.

Alzi la mano chi non conosce questi versi (La abbassi chi conosce quei recti).
Sono versi che, ridendo e scherzando, hanno due secoli, decennio più, decennio meno. Ma sono da due secoli (dec. +, dec. -) versi enigmatici.

Luigi Sailer (1825-1885) fu un noto poeta ermetico. Il clima letterario italiano ottocentesco cercava lo sfarzo, cercava il classico, Luigi Sailer no:aveva altre pretese. Ma sfuggire alla censura dei seguaci del Monti non era facile:perciò il Sailer dovette coprire i propri "scandalosi" concetti con una parvenza normalizzante.
Innanzitutto chiediamoci:chi è la vispa Teresa? La risposta è lapalissiana: la Chiesa.

La Chiesa ottocentesca, sia badi ben (che non si bagna); una Chiesa che ha smarrito i suoi valori. (Si può obiettare che la Chiesa abbia smarrito i suoi valori già nell'anno 1 d.C., ma non è qui il caso di parlar male dei Papa-boys).
Una Chiesa, comunque, sempre nel cuore dell'italico popolo: può quindi permettersi di aveare fra l'erbetta, di giocare spensieratamente.
Ma ecco la farfalla, ed ecco che Teresa la coglie. Sì, ma come la coglie? Cogliete (e non siate coglionati): la stringe viva. Con evidente cattiveria.
Lei grida, si dispera. Ma niente, Teresa-Chiesa è di una perfidia inaudita. Finchè la farfalla non pronuncia, con un ultimo, languente, grido di disperatio: "Anch'io son Figlia di Dio!"

E qui accade qualcosa. Teresa si pente, allenta le dita. E' confusa: ovvio, la Chiesa ha smarrito la sua via originaria, non sa come ribattere a siffatta affermazione; sì:non c'è con la testa. L'attimo di caos interno è tuttavia controproducente, e la farfalla viene liberata.

Ma attenzione. E' triste constatare come, in tutti questi anni, nessuno si sia accorto che Sailer, ermetico com'è, ci sta dicendo l'esatto contrario di quello che vuol farci apparire.

"Va torna all'erbetta/gentil farfalletta" è posto PRIMA di "Confusa/pentita". Quando Teresa concede la libertà alla farfalletta non lo fa mossa dallo spirto divino, ma è ancora sotto l'influsso di Ati, di Shaitan dimonio. La farfalletta fugge, è vero, ma dove fugge? Non lo sappiamo. Nulla ci vieta di pensare che Teresa si sia voltata e, a sorpresa (e lei ne è un'esperta, v. verso 3), l'abbia spiaccicata su qualche masso acuminoso.

E chissà se il Sailer, che più ermetico di così si muore asfissiati, dal basso degli Inferi non ci stia ringraziando sterminando insetti alati.

Per oggi è tutto, grazie di averci seguiti.

giovedì 2 ottobre 2008

Elogio del primo di Ottobre

Che bel giorno,
il primo di Ottobre.

E' quel giorno,
il primo di Ottobre,
che mai più ti scordi,
se vuole il Signore.

Giorno d'incontri,
di prime volte.
Dì di conquiste,
di ultime volte.

Nigeria e Cipro
son nuove Nazioni,
Pelè torna a casa,
addio ai palloni.

E così val per Colui,
che forumando vagante,
si ferma d'impresso,
gl'approda il natante.

Ci ha messo due anni,
ma l'ha trovata.
L'amica vera,
vicina e agognata.

Ver ch'è solo l'inizio:
tempo v'è n'è.
Di ritrovarsi, e vedersi;
di non bere il caffè.

Ma per ogni incomincio
si conclude qualcosa.
Così me m'accadde,
cosa maravigliosa.

Avea una raccolta,
di alboni ed albi,
speciali e giganti,
almanacchi e altri scialbi.

Dal duemila e due,
tirolla avante.
Sempre incompleta,
sempre distante.

Ed ora è completa.
Letta e riletta,
studiata e ignorata.
Ora c'è tutta, fulgida e queta.

Felicità, diss'uno,
è un bicchiere di vino
con un panino;
io dico che è altro.

Felicità è l'Amicizia.
Felicità è l'Amore.
Felicità è lei.
(Nonchè la conclusa collezione!!)

Sì:che bel giorno,
il primo di Ottobre.


Analisi del testo:
Ieri, per la prima volta, ho incontrato una persona conosciuta sul webbe. Tramite questa fantastica persona ho anche, sempre per la prima volta, completato la mia collezione di "Martin Mystère".
In più, dettaglio trascurabile, ho anche superato un esame, che non fa mai male. Ieri era il 1°Ottobre.
Per i riferimenti storico-sociali, vedere su Wikipedia.

Analisi metrica:
come avete letto, ho utilizzato un metro moderno, pur mantendomi all'interno di una struttura vagamente classica. Questo perchè sono un artista decadente (nel senso che peggio di così c'è solo da scavare).