giovedì 25 febbraio 2010

PREVIEW BOOKS!

Cosa propone questa primavera editoriale di questo nuovo anno editoriale? Ecco i 5 titoli da portare sotto l'ombrello (senza 'ne').
Il primo titolo che vi proponiamo è consigliato in prevalenza agli amanti del brivido e delle storie esistenziali. No, non si tratta n'altra volta di Lucarelli (quello è un calciatore), ma di


IN BILICO SULLE MANI NUDE

Un libro madido di pioggia e tristezza, per la stagione della pioggia e della tristezza. Un thriller duro, che colpisce al cuore (e al fegato, in alcune sequenze splatter). La detentrice del Premio Scerbanenco Paola Barbato ancora una volta ha fatto centro, e senza per questo votare UdC.
Tommaso Gonfaloni detto Ercolino ha 35 anni; è alto, muscoloso, non propriamente 'bello' ma a letto ci sa fare; viene trovato squartato, privo di polmoni; Ginepranda Lanfranchetti è una 28enne bruttina e con gli occhiali: si è laureata da poco in Filosofia, e fa la segretaria in uno studio legale; i pezzi del suo corpo giacciono sparpagliati per la palestra; Amedeo DeQuagli è un dentista amato e rispettato da tutta la città (tranne da quelli che hanno paura dei dentisti); la sua testa mozzata sembra sbeffeggiare le forze dell'ordine, brancolanti nel buio pesto e appestato della lugubre Urbino. Il Commissario Capo Ieranio Attilio Zorzato ha perso la forza di vivere: due matrimoni alle spalle e due ex-mogli che gli fanno sempre "bubu-settete" con gli alimenti, la minaccia dell'alcool che come una spada di Damocle pende sul suo capo, un male benigno nascosto nel suo corpo hanno fatto di lui un uomo triste e solitario. Ma quando nella sua città comincia ad aleggiare lo spettro di un assassino che uccide solo persone che fanno le verticali, Ieranio Zorzato non si tira indietro. Sa che solo il male può sconfiggere il male.
Stile asciutto e secco (perfetto contraltare alle piogge di cui sopra) e punti di vista inediti, nel nuovo romanzo di Paola Barbato, edito da Rizzoli, collana 'Giallo gialloso'.


Consci che dopo aver letto questo libro vi verrà voglia di estrarvi la pineale (resterete delusi: non è la sede dell'anima come si dice, abbiamo provato noi), cerchiamo di tranquillizzarvi con qualcosa di più divertente. E quando si dice 'divertimento', di questi tempi cosa si dice? 'Bagaglino', certo. Ma anche 'Sophie Kinsella'. Ed è proprio un suo libro che vi proponiamo (altrimenti, perchè l'avremmo nominata?), che porterà una ventata di umorismo squisitamente english (un po' british, un po' american) nella vostra house! Con

GIORNI FELICI PER IL FANTASMA SAM

assisterete ad una sarabanda di situazioni buffe e nondimeno divertenti. Tutto comincia quando l'annunciatrice tv Patty O'Gilgamesh, discendente di una nobile casata di latifondisti assiri oggi decaduta, viene licenziata dal suo nuovo capo, l'arcigno Mr.Smith. Patty è così costretta ad ingurgitare chili e chili di gelato al cioccolato, e a seguire assurde telenovelas peruviane, accovacciata sul sofà. Una sera, stanca di singhiozzare, decide di fare una passeggiata ed acquista in un negozietto di bric-a-brac un oggetto dalla forma inusitata, spinta da chissà quale istinto. Portatolo all'appartamento di Regent Street dove abita, e salutato Mike, l'inquilino sfigato che abita al piano di sotto e che le fa la corte (non ricambiata) da quattro anni, scopre con stupore che quell'oggettino inusitato altri non è che la "casa" di Sam, uno stralunato quanto simpatico fantasma. E' solo l'inizio di mille incredibili avventure (una volta, ad esempio, si recheranno da una parrucchiera e, mentre Patty parlerà di sesso con le sue amiche, Sam riuscirà a far saltare le messe in piega di alcune zitellone lì presenti) che cambieranno per sempre la vita di Patty. E quando Mr.Smith s'impadronirà di Sam e dell'oggetto che lo controlla, Patty farà di tutto per liberare il suo nuovo amico, con la complicità delle persone che ha incontrato durante il romanzo. E forse si accorgerà cheMike, tutto sommato, non è poi così male...


Gli amanti dell'avventura si rilassino, benchè sia un controsenso, ma per una volta lo possono fare. Anche quest'anno, infatti, puntuale come la morte e le tasse, è tornato un classico dell'avventura libraria. Ariecco Clive Cussler, Dirk Cussler e Paul Kemprecos (solo non si vedono i due liocorni), con

LA CITTA' PERDUTA DEL DRAGONE AFFONDATO NEL MAR DEI SARGASSI

753 a.C. Due fratelli litigano con la mamma, e decidono di andarsene di casa. Non sapendo dove andare, fondano lì nei pressi una città, che prenderà il nome di uno dei due (ma un po' anche dell'altro). I due litigano.
1554 d.C. Una nave cinese della dinasta Pinc Paolin lascia il porto di Canton e si dirige verso ovest, ove sta, secondo una leggenda, una città immensa e zeppa di magnifiche costruzioni. Purtroppo la nave naufraga miseramente all'altezza del Mar dei Sargassi.
Washington d.c. Dirk Pitt, capo della National Underwater & Marine Agency, è ricevuto dal Presidente degli Stati Uniti. Egli racconta, allarmato, di una incredibile morìa delle vacche che, da almeno due settimane, si sta espandendo dal sud della Cina sino alla zona del Mar dei Sargassi. A mettere in allarme la CIA, però, è stata la morte del vitellino Timmy, in un ranch del North Dakota: quel ranch, difatti, è considerato da tempo un avamposto segreto dei russi, o forse degli iraniani, ma più probabilmente si tratta di cinesi, venuti a fare chissà cosa, con quella vecchia nave di legno. Fatto sta che è considerato luogo a rischio. Pertanto la sicurezza nazionale è in pericolo!
Cosa nasconde quell'antica mappa cinese che pare condurre ad una sconosciuta zona dell'Europa meridionale? Riuscirà Dirk Pitt, coadiuvato per l'occasione da Kurt Austin e Joe Zavala (i suoi figli sono già impegnati a recuperare un transatlantico affondato nel porto di Southampton), a impedire che un'immane tragedia si verifichi nel tempestoso Mar dei Sargassi? Un thriller mozzafiato, un'avventura di ampio respiro e una caccia al tesoro, seguendo la scia di una misteriosa città perduta in Italia centrale. Solo Dirk Pitt può scoprirlo, così come scoprirà che il detto "tutte le strade portano a Roma" potrebbe celare ben più di un sottofondo di verità.


Amate riscoprire i classici? Siete di quelli che, quando spunta fuori l'ennesimo Simenon dimenticato, si precipitano ad acquistarne, se non una, almeno due copie? Se la risposta è "sì", il libro che segue fa per voi. Se la risposta è "no", ma solo alla prima domanda, probabilmente siete ricchi collezionisti di libri Adelphi (la ricchezza è prerequisito fondamentale per tale attività). Se la risposta è "no" ad entrambe, allora niente, non comprate questo libro. Eh sì, perchè, a quanto pare, di J.L.Borges non avevamo letto ancora tutto. Scritto a quattro mani con Jovanotti,

L'OMPHALOS DO O'GLOBO

è una raccolta di racconti. Racconti che, insieme, formano un unico, grande affresco. Affresco leggibile, oltre che nella consueta modalità - da cima a fondo - anche partendo dall'ultima pagina e scorrendo a ritroso sino alla prima. Prima pagina che recita così: "Il centro era esattamente lì, di fronte a me, e, contemporaneamente, ne era lontano. Aveva quarantadue uscite laterali. Ognuna di queste quarantadue ne aveva altre quarantadue. Quarantadue è la risposta finale. Così recitava la Guida. Lessi molto, ai quei tempi: aveva letto molto anche Biol. Con un occhio solo. Io avevo usato l'altro. Non durò molto. Leggemmo male tutti e due."
Idee folgoranti, lampi di 'gestualità letteraria', come la definiva D'Orrico (non sappiamo chi fosse, ma la definiva così). C'è tutto Borges, e tutto Jovanotti, in questo libro. Un libro che è anche oggetto, un oggetto che è anche un libro. Un Tutto che è Tutto, e che è Niente. Forse è proprio questo il segreto dell'omphalos do o'globo.


Non ci avete raccapezzato una mazza? Non temete: siete in buona compagnia. E quale miglior compagnia di qualcuno che ha avuto le vostre stesse esperienze, che condivide con voi gusti musicali, alimentari, sessuali? Qualcuno che la pensa esattamente come voi, e che, come voi, di questo mondo matto non ci capisce niente. Eccolo qua, questo qualcuno. E' proprio lui, Fabio Volo:

LMVSM - LA MIA VITA SCRITTA MALE

Eugenio ha 36 anni. Abita a Verzate sul Mincio (MB) e lavora come elettrauto nell'officina di suo padre. Ogni giornata, finito di lavorare, va a casa, si fa una doccia, e va a trovare Cosimo. Cosimo è il suo migliore amico, ne hanno passate tante insieme: dalle serenate a Serena (fidanzata di Cosimo) alle serene sere sul Sarno, dalle sbronze al pub di Gino il venerdì e il sabato sera a quel viaggio on the road in Australia che cementò una volta per tutte la loro amicizia. Ma le cose belle prima o poi finiscono. Eugenio, da qualche tempo, nasconde un oscuro segreto: è innamorato di Cosimo. Chi l'avrebbe mai immaginato: Eugenio un gay? Follia. Eppure... indeciso se rivelare o meno all'amico la verità, Eugenio fa una scommessa con se stesso: tornerà in Australia e, se Cosimo verrà a cercarlo, allora capirà che le certezze sono fatte per essere sgretolate, che la vita si può riscrivere da capo; altrimenti, capirà che la vita si può sì riscrivere, ma se uno scrive male, scrive male, non c'è niente da fare.


E allora che aspettate? Precipitatevi in libreria, e leggete, leggete, leggete (almeno 3 volte).
"Leggere un libro è come leggere l'orario degli autobus alla fermata: ci metti un sacco di tempo, ma ogni volta ne esci trasformato". (Sandro Bondi)

con il patrocinio (spero) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Nessun commento: