mercoledì 10 febbraio 2010

Tutto il resto è noia. (no, non ho detto gioia)



E' notizia dell'ultim'ora (di ieri). Annoiarsi fa male alla salute. Addirittura porta alla morte. L'ho scoperto qui. Ma bando al copyright, copincolliamo tutto (o quasi):

I ricercatori britannici hanno intervistato 7000 dipendenti pubblici di età tra i 35 e i 55 anni tra il 1985 ed il 1988 rivolgendo loro domande e chiedendo di spiegare e quantificare in quale misura si sentissero annoiati; dopo 22 anni e cioè l’anno scorso coloro che avevano partecipato allo studio sono stati ricontattati e, in seguito alle analisi statistiche dei dati, è risultato che quelli che si erano detti annoiati avevano il 40% in più di probabilità di essere morti rispetto a coloro che si erano detti soddisfatti della propria vita. Si è anche notato che c’è stata prevalenza di decessi legati a problemi principalmente cardiaci.
Stando quindi a quello che riferiscono i ricercatori le persone annoiate tendono ad assumere stili di vita per così dire “pericolosi”, probabilmente perchè chi non riesce ad essere soddisfatto della propria vita adotta comportamenti poco salutari, eccedendo per esempio nell’alcool o nel fumo, fattori questi che accorciano la speranza di vita. Risalendo alla ricerca originale era stato notato che circa un intervistato su dieci persone si sentiva insoddisfatto ed annoiato con una prevalenza di donne che avevano il doppio delle probabilità rispetto agli uomini.


Rossella Lalli


La cosa è spaventevole. Sì, perchè tale notizia-bomba (per il cuore) conferma molte mie teorie. Difatti, dovete sapere che sono fermamente convinto che non arriverò ai 50 anni. E dico 50 per fare cifra tonda, ma potrebbero essere benissimo 40, 34 o 26. Ora voi direte: 'come può un ragazzo nel pieno della gioventù pensare a queste cose?'. Beh, è semplice se siete annoiati quanto lo sono io.
I pagliacci sono notoriamente tristi. Pur non raggiungendo tali livelli, mi reputo una persona abbastanza allegra, o, se non allegra, perlomeno serena. Ma, appunto come i pagliacci, nascondo una tristezza di fondo, che ho sempre imputato alla noia e alla ripetitività che scandiscono le mie giornate. Ora, con questa ricerca inglese, la mia imputazione si trasforma in sentenza. Noia, è colpa tua.
La ricerca è stata svolta fra il 1985 e il 1988, e io sono venuto al mondo proprio in quegli anni. Perdipiù, sono trascorsi esattamente 22 anni, che corrispondono nientemeno che alla mia attuale età. E, se tre coincidenze fanno un indizio, i problemi derivanti dal torpore corporeo sono prettamente cardiaci. E io, ogni tanto, ho delle strane fitte in quella zona del torace (oltre che alla milza). Se fosse un racconto di Lovecraft, a questo punto suderei freddo.

Veniamo alla seconda parte dell'articolo. Si parla di stili di vita "pericolosi" che vengono assunti da queste persone a cui la linfa vitale ha detto "bye-bye". Ed ecco il secondo indizio: dalla scorsa vigilia di Natale, ho cominciato ad assumere regolarmente alcool. Io, che per 22 anni sono stato considerato all'unanimità un "astemio" (benchè realmente non lo fossi affatto, ma ormai mi ero autoconvito pure io). Se mi trovassi in un film di Hitchcock, mi guarderei ben bene intorno, prima di svoltare nei vicoli.
Il terzo indizio (necessario al completamento della prova finale), me lo da il Califfo.
Egli, con voce roca, dice:

Si, d'accordo l'incontro,
un'emozione che ti scoppia dentro
l'invito a cena dove c'è atmosfera,
la barba fatta con estrema cura....
La macchina a lavare ed era ora!
Hai voglia di far centro quella sera,
si d'accordo ma poi... [...]

E prosegue:

[...]
Si, lo so il primo bacio,

il cuore ingenuo che ci casca ancora.....
un lungo abbraccio e l'illusione dura
rifiuti di pensare a un'avventura
E dici cose giuste al tempo giusto,
e pensi che ciò che è fatto è tutto a posto...
Si, d'accordo ma poi..... [...]

E, dopo un po', conclude:

[...]
Si, d'accordo il primo anno,
ma l'entusiasmo che ti è rimasto ancora,
è brutta copia di quello che era
cominciano i silenzi della sera...
inventi feste e inviti gente a casa
così non pensi almeno fai qualcosa
si, d'accordo, ma poi....

Tutto il resto è noia, no,
non ho detto gioia, ma noia, noia,
noia....maledetta noia......


Da quant'è che un'emozione non mi scoppia dentro? Dalla scorsa estate, oramai. Da quant'è che non mi faccio la barba? Stessa risposta.
Sull'emozione si può obiettare: ho visto "Terminator", "Moon", un sacco di altri film, poi tra poco ricomincia Lost...insomma, le emozioni non hanno disertato del tutto. Quanto alla barba, beh, è stata una mia scelta. Però il Califfo parla d'altro, qui.
Infatti, in questi ultimi giorni ho pensato che ciò che ho fatto è stato tutto sbagliato, che le illusioni che avevo non sono durate e che dico cose sbagliate al momento sbagliato. Come quando un mio compagno di scuola disse che gli era morta la nonna, e io lo presi in giro, convinto che fosse stata una balla per saltare il compito in classe. Invece la poveretta era defunta davvero. Come si nota, è una qualità innata, la mia, per cui non mi colpevolizzo troppo.
Per le babbucce del Califfo! Anche nell'ultima strofa va a segno. Segno di grande e riconosciuta maestria. (Il gioco di parole me lo segno.)
Facendo l'opposto di quello che Lui osserva, io non faccio qualcosa, ma - imperterrito - penso e ripenso e rimugino e rifletto. Per questo sono la brutta copia di quello che ero. Se facessi il giudice ai Grammy Awards, farei vincere Franco.

Eh, sì. A quanto pare, non si può fare niente: il Destino è già scritto in tutti noi. E anche riscrivendolo, rimarrebbe scritto lo stesso (per cambiarlo del tutto bisognerebbe, che so, dirlo oralmente o gesticolarlo). Ma, sebbene sia ormai assodato che non arriverò ai 50 anni (o 40 o 34 o 26), non importa. L'entusiasmo mi è rimasto ancora.
Anche perchè domani inizia Lost.
Tutto il resto...è noia.

2 commenti:

Colei che... ha detto...

Ciao! Dai, e' solo il pre-lost (ma non mi pensare che e' l'ultima stagione... :P).

Lo studio e' inquietante, e potrebbe davvero esserci qualcosa di veritiero, sotto. Le persone annoiate sono spesso quelle che non vogliono neanche cercare di uscire dal loro torpore, lasciandosi andare. Non posso pensare che ti lasci andare anche tu, se non nei tuoi post. ;)

Eppure mi sembri pieno di energia creativa, e forse anche di tempo a disposizione... :P

Io non ho ancora mollato i miei buoni propositi per l'anno nuovo... ;P
Ciao!

MaxBrody ha detto...

Ah..la mia unica lettrice (nonchè unico lettore)! Cosa farei senza? :)

Purtroppo sì, ogni tanto mi lascio andare anch'io..l'ultima volta fu lo scorso autunno. Fino a stamani. Ma stavolta è passata presto ;)
Probabilmente è l'eccessivo tempo a disposizione che..mi annoia.

Non mollare i tuoi buoni propositi, mai!! ;)

Vado a trovare qualche modo creativo per disperarmi per la fine di Lost, ciao!