lunedì 6 ottobre 2008

La perfida cattiveria di madre Teresa

La vispa Teresa
avea tra l’erbetta
A volo sorpresa
gentil farfalletta
E tutta giuliva
stringendola viva
gridava distesa:
"L’ho presa! L’ho presa!".

A lei supplicando
l’afflitta gridò:
"Vivendo, volando
che male ti fò?
Tu sì mi fai male
stringendomi l’ale!
Deh, lasciami! Anch’io
son figlia di Dio!".

Teresa pentita
allenta le dita:
"Va', torna all'erbetta,
gentil farfalletta".
Confusa, pentita,
Teresa arrossì,
dischiuse le dita
e quella fuggì.

Alzi la mano chi non conosce questi versi (La abbassi chi conosce quei recti).
Sono versi che, ridendo e scherzando, hanno due secoli, decennio più, decennio meno. Ma sono da due secoli (dec. +, dec. -) versi enigmatici.

Luigi Sailer (1825-1885) fu un noto poeta ermetico. Il clima letterario italiano ottocentesco cercava lo sfarzo, cercava il classico, Luigi Sailer no:aveva altre pretese. Ma sfuggire alla censura dei seguaci del Monti non era facile:perciò il Sailer dovette coprire i propri "scandalosi" concetti con una parvenza normalizzante.
Innanzitutto chiediamoci:chi è la vispa Teresa? La risposta è lapalissiana: la Chiesa.

La Chiesa ottocentesca, sia badi ben (che non si bagna); una Chiesa che ha smarrito i suoi valori. (Si può obiettare che la Chiesa abbia smarrito i suoi valori già nell'anno 1 d.C., ma non è qui il caso di parlar male dei Papa-boys).
Una Chiesa, comunque, sempre nel cuore dell'italico popolo: può quindi permettersi di aveare fra l'erbetta, di giocare spensieratamente.
Ma ecco la farfalla, ed ecco che Teresa la coglie. Sì, ma come la coglie? Cogliete (e non siate coglionati): la stringe viva. Con evidente cattiveria.
Lei grida, si dispera. Ma niente, Teresa-Chiesa è di una perfidia inaudita. Finchè la farfalla non pronuncia, con un ultimo, languente, grido di disperatio: "Anch'io son Figlia di Dio!"

E qui accade qualcosa. Teresa si pente, allenta le dita. E' confusa: ovvio, la Chiesa ha smarrito la sua via originaria, non sa come ribattere a siffatta affermazione; sì:non c'è con la testa. L'attimo di caos interno è tuttavia controproducente, e la farfalla viene liberata.

Ma attenzione. E' triste constatare come, in tutti questi anni, nessuno si sia accorto che Sailer, ermetico com'è, ci sta dicendo l'esatto contrario di quello che vuol farci apparire.

"Va torna all'erbetta/gentil farfalletta" è posto PRIMA di "Confusa/pentita". Quando Teresa concede la libertà alla farfalletta non lo fa mossa dallo spirto divino, ma è ancora sotto l'influsso di Ati, di Shaitan dimonio. La farfalletta fugge, è vero, ma dove fugge? Non lo sappiamo. Nulla ci vieta di pensare che Teresa si sia voltata e, a sorpresa (e lei ne è un'esperta, v. verso 3), l'abbia spiaccicata su qualche masso acuminoso.

E chissà se il Sailer, che più ermetico di così si muore asfissiati, dal basso degli Inferi non ci stia ringraziando sterminando insetti alati.

Per oggi è tutto, grazie di averci seguiti.

1 commento:

Colei che... ha detto...

A volte odio gli ermetici...