mercoledì 24 giugno 2009

E' incredibile, ci casco (dal sonno) e ci abb(i)occo sempre!

Noi siamo (oggi mi va il plurale majestatis) un ragazzo di 21 anni; segnatevelo, 21 anni. 21. I ragazzi a 21 sono attivi, pimpanti, sempre svegli, vanno di qua e di là, non stanno fermi un attimo.

A me, fra le 12:30 e le 15:00, viene sempre e costantemente un abbiocco allucinante, che facciamo fatica a tenere le palpebre alzate, e infatti ci prodighiamo nella interpretazione dell'uomo che guarda l'orizzonte lontano, con gli occhi socchiusi (benchè dobbiamo ammettere che se ci guardaste in faccia notereste che abbiamo sempre gli occhi socchiusi, pure quando siamo arzilli). Com'è che va, com'è che non va, puntuali finiamo per abbioccarci. A volte, per fortuna, quando ci troviamo in situazioni "istituzionali", ci abbiocchiamo solo mentalmente; altre volte, come oggi, crolliamo del tutto e ci lasciamo cullare da Morfeo nel nostro scomodissimo e inesistente letto (e pure la scomodità va a farsi benedire, tanto abbiamo desiderio di dormire).
La sera, per addormentarci è una fatica. Ci giriamo a destra, a sinistra, spengiamo la tv, la riaccendiamo, facciamo 108 volte lo zapping, la rispengiamo, ci mettiamo supini, suabeti, sumangrovie ma, niente, è una lotta perpetua. Infatti non siamo in grado di dire come ci addormentiamo, la sera: non lo sappiamo. Ci accontentiamo di sapere che, in un momento o nell'altro, ci addormentiamo.

Il sonno diurno, invece, è tutt'altra cosa. Di giorno noi non vogliamo dormire, vogliamo essere dei 21enni svegli, attivi e pimpanti. Però, ad un certo punto della giornata, si fanno le 12:30 e allora lì, signori, è dura, è dura davvero. Sappiamo che di lì a poco cominceremo a sbadigliare come ghiri con l'insonnia, a vedere doppio, a non sapere perchè esistiamo e cosa ci facciamo lì, svegli, alle 12:30 quando - secondo la nostra visione del mondo - tutta la gente perbene dovrebbe dormire. E non possiamo nemmeno azzardare palliativi quali caffè e estrogeni vari, che a noi non fanno effetto, o meglio, fanno l'effetto contrario e corroborano il nostro dream of sleepinsciousness (parola inventata al momento, non scappate, amici d'albione). E finchè abbiamo impegni "istituzionali", a cui non possiamo sottrarci (tipo studiare in una biblioteca pubblica), riusciamo a dare a chi è con noi una parvenza di presenza fisica, almeno esteriormente. Ma se, come oggi, non abbiamo impegni di questo tipo (perchè purtroppo dobbiamo studiare in quella summa di distrazioni che è casa nostra), allora "ti saluto!", come diceva il poeta. Che Morfeo venga e ci stringa forte-forte, ci porti nel suo regno incantato, ove salutare Gaiman e immaginarci in pericolose avventure (ad esempio, oggi abbiamo osato l'inosabile e sognato di superare l'esame in maniera decente), che fuori il mondo - quel pazzo, pazzo mondo che alle 12:30 è sveglio e pimpante - è cattivo.

3 commenti:

S ha detto...

Anche se in maniera decisamente più light, anch'io alle volte mi ritrovo a dover cedere ai richiami pomeridiano di Morfeo. :D :P

Oltretutto, spesso il sonno pomeridiano si rivela essere più appagante e rigenerante delle dormite notturne.

MaxBrody ha detto...

Nel mio caso, sostituisci pure "spesso" con "sempre" :-D

(dimenticavo: benvenuto, Tyrrel, e grazie dei commenti!)

S ha detto...

Questa cosa del sonno pomeridiano qualitativamente migliore di quello notturno vorrei tanto capirla...
In certi periodi mi capita addirittura di svegliarmi la mattina con un sonno e una stanchezza addosso che sembra non abbia neppure riposato, mentre quasi sempre quando dormo al pomeriggio mi sveglio ben riposato.
Boh... misteri della natura... bisognerà chiedere a Roberto Giacobbo...


(Grazie del benvenuto, Max! :)
Anche se i miei primi commenti sono recenti, è da un po' che seguo il Bidone e l'HD. ;) )