lunedì 21 settembre 2009

Non capire niente. (Come fosse un cross-over non autorizzato)

Il mio amico Serlon, sul suo blog costantemente aggiornato, scrive qui:

Dice: perchè non aggiorni più spesso il blog? Perchè non ho molto da dire, ecco.

Io dico: hai perfettamente ragione, mio preterizioso amico. Non vedo perchè bisogna dire cose che, in realtà, non si vuole dire. Perchè dare fiato alla bocca? Solo perchè ci è stata donata, non vuol dire che dobbiamo usarla.
Un po' come i peli delle ascelle: voi li avete mai usati? (Usati per cose serie, intendo, non contano gli scherzi coi quali avete provocato danni emorragici ai vostri parenti) Li avete usati? No! Ci sono stati dati, ma non li usiamo.
Ecco: Serlon ci lancia questo ammonimento: non scrivere e non dire qualcosa solo perchè hai la facoltà di farlo. Serlon ci dice "non sprecare. Madre Natura potrebbe offendersi e, chissà, fartela pagare, in futuro".
Detto da Serlon fa quasi paura.

Poi prosegue, con la schiettezza tipica di chi ha il duodeno occupato:

Non mi piace chi dice sempre qualcosa, anche quando non ha niente da dire. Se non hai nulla da dire stai zitto, imbecille.
Tanto per chiarirsi.
E poi oggi ho strani movimenti tellurici in pancia.

Da quanto ci conosciamo, io e Serlon? Da una vita. Di uno che va all'asilo nido, certo. Però, vi assicuro, lui non è uno di quelli che dice le cose tanto per dirle (come avrete notato dal suo post). In questo siamo molto simili, e forse è uno dei motivi per cui andiamo tanto d'accordo.
Io odio chi dice cose solo perchè si sente in dovere di dire qualcosa. O chi scrive solo per scrivere qualcosa. Per tacer di chi ascolta solo per ascoltare qualcosa. E chi legge tanto per leggere? Mamma mia. E chi annusa giusto per dare aria alle narici? Pussa via! No, no, non li sopporto.
Ma sono sicuro che anche voi la penserete come noi. Poniamo che, consultando un blog, vi capitasse di leggere un post che non parla assolutamente di nulla, e nel quale l'autore, dato che non sapeva cosa scrivere, ha intessuto un intero discorso su un argomento vacuo, quale può essere, che so, l'orrore di Aristotele o, peggio, l'arte del parlar del nulla. Non vi sentireste defraudati di quei due minuti che quell'inutile lettura vi ha privato? Non avreste voglia di, sempre per parafrasare il Serlon, dirne quattro a quel tizio dei comandamenti?
Sì, l'avreste. Ne sono certo. Così come l'abbiamo io e Serlon.

Ma potete stare tranquilli: sui nostri blogs, queste cose non capiteranno mai.


(ringrazio i marchi "Serlon" e "Come fosse burrasca" per la gentile concessione)

1 commento:

Serlon ha detto...

Grazie Max, mi fai sembrare intelligente!