martedì 20 gennaio 2009

Ci devono uscire dalle orecchie!! CHIARO?!!

E' da ieri sera che sto rimuginando su una questione che riguarda la diffusione dei prodotti cosiddetti "d'arte", e , in particolare dei "Classici".

Dunque. In una libreria c'è sempre il reparto "Classici". Qui vi si trovano TUTTI gli autori considerati tali, e di essi tutte le opere considerate tali. (chi vuole o chi ha spazio, poi, magari aggiunge anche le opere di autori classici, non considerate classiche)

In una videoteca, fra tanti dvd improbabili e vagonate di cofanetti fatti a caso, si possono sempre o quasi trovare i classici del cinema, o gli attori classici divisi per tematiche o ordinati come vi pare, ma ci sono tutti.

I "classici" della letteratura e i "classici" del cinema sono sempre al centro di qualche iniziativa e te li propinano in tutti i modi.
E' giusto che sia così.

Ma perchè per i fumetti non accade la stessa cosa?

Attualmente, in Italia (negli USA e in Francia è diverso), le uniche cose che ci sono propinate in tutti i modi sono Tex, Dylan Dog, Diabolik, Cortomaltese e i supereroi americani.
E, tra l'altro, di questi non sono nemmeno diffuse le storie migliori ("classiche"), ma anche certa roba...

Ma è come se per noi, i classici fossero solo questi qui. Ma non è così!! Già solo in Bonelli io conto almeno altre 6 serie definibili "classiche" (Martin Mystère, Zagor, Mister No, Nathan Never, Dampyr, Julia e forse pure Magico Vento; senza contare le "ex-Bonelli" come Ken Parker e Storia del West); al di fuori, sempre in Italia, abbiamo Ratman, abbiamo Lupo Alberto, Cattivik, tutta la produzione di Magnus e Pratt, Alan Ford, le opere minori di grandi autori (tre a caso: Sprayliz, Altai e Johnson, l'Omino Bufo), la DisneyItalia, e tante altre cose.
Poi ci sono i francesi (TinTin e Blake et Mortimer, di cui attendo da millenni una ristampa, Asterix, XIII, Michel Valliant, ecc.), i sudamericani (Eternauta, MortCinder, ecc.), e così via.

Il punto è: perchè questi fumetti e questi personaggi non ci vengono propinati in tutti i modi e in tutte le salse? Perchè i loro stessi editori non curano una bella ristampa - fatta come si deve, non ristampando "Daisy e Queen" e "Phobia" senza aver prima ristampato "Alfa e omega" o "Partita con la morte" - "da collezione" e, al contempo, una ristampa da edicola costante e continua dei racconti più importanti? (nel caso di serie a lungo termine, non sempre è necessaria la ristampa dell'intera serie, anche perchè ristampare tutto porta via tempo e "fa sparire" molto presto il racconto importante per fare spazio a quello bruttino o meno significativo)

In Italia questo accade - vagamente, come ho scritto prima - solo con Dylan Dog, Tex e Diabolik. Il che è come se in libreria, fra i "classici", ci fossero solo Dante, Omero e Shakespeare. E Boccaccio? e Faulkner? e Asimov?

1 commento:

Francesco De Paolis ha detto...

A proposito di ristampe, adesso la Disney sta ristampando i suoi cicli di storie in una serie cartonata. Si chiama "Tesori Disney", ha periodicità trimestrale, e ha cominciato in bellezza con tutte le storie di Reginella nel 1° volume! Promette davvero bene!