lunedì 11 gennaio 2010

Il bello della diretta

La notte faccio i sogni più strampalati, anche se sono sempre gli stessi, che si danno il cambio (una notte uno, una notte l'altro, la domenica si uniscono, e via così). Un primo sogno riguarda una certa ragazza di cui sono adolescentemente innamorato. Non pensate male: mi limito a rivivere il suo sorriso stupendo e, da mancato regista qual sono, a immaginare che ella ricambi il mio sentimento. Tutto è candidamente innocente, garantisco. Un secondo sogno, andando in ordine sparso, mi vede protagonista sull'isola di Lost in qualità di superstite del volo Oceanic 815. Non si capisce bene come sia finito a prendere un aereo da Sidney, fatto sta che precipito sulla famosa isola e vengo inseguito dal fumo nero, divento amico di Ben e vado a trovare il fantasma di Jacob nella cascina, ove, spaventato, fuggo a gambe levate suscitando ilarità nel pubblico. Sì, perchè uno dei miei sogni più segreti (almeno fino ad ora) è quello di far ridere la gente e di essere ben voluto. Perciò, almeno nel mondo di Orfeo, mi lascio andare in gag, strafalcioni, battute e goffaggini assortite da far invidia ai f.lli Vanzina (a parte le goffaggini, si capisce che è tutto finto). Quindi, un terzo sogno vede il sottoscritto trasformare il set di Lost nella sua parodia (potrei azzardare un "Found" ma in carne ed ossa). In un quarto sogno intrattengo goliardicamente i miei amici (più o meno sono riunite tutte le persone con le quali ho un vago rapporto). Nel quinto ecco che riscrivo la storia rendendo piacevole quello che, nella realtà, è stato abbastanza un incubo: la scuola.
Altri modesti sogni mi vedono trionfare in ogni disciplina: sportiva(!), letteraria(!!), politica (!!!), e svariate altre. In sostanza mi immagino in grado di fare tutto quello che gli altri sono già in grado di fare.
Poi ci sono alcuni incubi ricorrenti. Non so perchè siano ricorrenti. Se Freud fosse qui (e, a volte, mi chiedo se non sia davvero così) direbbe che mangio troppo e dormo poco e male. E, come sempre, avrebbe ragione. E poi mi direbbe che non faccio sesso. E io gli direi:"Fatti l'affaracci tua". Litigare con Freud e altri personaggi famosi è un altro dei miei sogni. Così come è un mio sogno visitare il Large Hadron Collider mentre questi sta ricreando il big bang e compiere un viaggio nell'universo o a ritroso nel tempo (dipende da quale film ho visto dopo cena) sotto forma di povere cosmica senziente. A volte sogno di essere come Sam Beckett, il protagonista di "Quantum Leap", e vivere diverse vite in diversi momento della storia recente.
Però parlavamo di incubi (come vedete, divago anche quando dormo). Uno di essi fa così: io percorro delle scale nel palazzo dove vivo. E' tutto buio e, anche se non vedo niente, so che ci sono topi e pipistrelli pronti a smangiucchiarmi. Poi arrivo in fondo alle scale e, per farla breve, c'è una porta che conduce all'inferno. Al chè scappo dal mio edificio. Dall'esterno sembra un normale palazzo e la vita scorre serena. Gente indifferente che cammina. Ci manca solo una voce tonante che recita:"L'orrore...l'orrore.", col sottoscritto che imita "L'urlo" di Munch.
Altri incubi, sempre in breve, toccano tutte le sfere del sadismo più masochistico: in uno sono cieco, e devo camminare col bastone. In un altro i miei parenti, a turno, vogliono uccidermi. E ancora: muoio solo e ignorato da tutti come Ebenezer Scrooge (l'incubo sta nel fatto che io ho il volto di Patrick Stewart!) anche se ho smesso di essere avaro(?); un incendio brucia i miei fumetti/libri/pc; le balene si estinguono per colpa mia.

Potrei andare avanti ancora, tanti sono i sogni belli e brutti fatti in 22 anni di onorata carriera. Del resto, chiunque di noi sogna di essere migliore - e/o cosa potrebbe accadere se fosse peggiore - di come è (sono esclusi, forse, il nostro premier e Pamela Anderson, che sono già come vorrebbero essere, e i leghisti, che sognano solo la pelanda). Scommetto, però, che in pochi si sognano pure il prossimo post che scriveranno sul blog. Invece, signori miei, qui si fa anche questo. Però, come Freud mi sta ripetendo da mezz'ora, i sogni alla mattina svaniscono. A parte che a me non svaniscono quasi mai (altrimenti cosa avrei scritto nelle righe precedenti?), caro Freud, non è che tu sia proprio sto geniaccio assoluto, guarda che di corbellerie ne hai dette pure te. No, no comment! Co..cos'è che non faccio io? Fatti l'affaracci tua!
Ma in parte ha ragione il buon Sigmund. Infatti, quando la notte sogno uno, due o addirittura tre post per questo blog, ecco che quando mi accingo a scrivere (dopo essermi premurato di essere ben sveglio, operazione che richiede alcune ore, se non interi giorni) quei uno, due o addirittura tre post sono svaniti dalla mia proterva mente. Vi do una dimostrazione: mentre scrivo, ora, dalla mia mente è svanito anche il significato dell'aggettivo 'proterva'.
Sicchè, spesso e volentieri (più spesso che volentieri) mi ritrovo nella condizione di dover reinventare daccapo quello che oniricamente avevo già inventato. Il che non è affatto semplice. Si pensi, ad esempio, ad un blog molto seguito, con tanti amici, fan club su Facebook, un sacco di link, molto conosciuto in rete per i suoi scritti, e per questo molto letto e commentato. Se all'autore di un blog del genere, al mattino, dovesse svanire dalla mente (che si suppone proterva) tutto ciò che dio Morfeo aveva lui donato, beh, quel blog correrebbe dei rischi di immagine, a non sapere come riempire il post di giornata. Ora, questi problemi non mi tangono, dato che questo blog non ha amici, su Facebook non sanno nemmeno che esiste (se non esisti e non sei su Facebook oggi non sei nessuno, quindi non esisti: lo so che è una tautologia, l'ho messa apposta), non è un blog molto letto e vi si scrive solo quando si ha l'ispirazione. Chissà cosa si sogna questo blog, la notte. Io sono solo e passo almeno 3 ore al giorno su internet, e, come avete visto, faccio sogni populisti e abbastanza compassionevoli. Pensate ad esso, che su internet ci sta tutto l'anno, senza mai una pausa. E' quasi sicuro - Freud mi dice di no, ma so è per ripicca - che di notte esso sogni perlomeno di conquistare il mondo e soggiogare le masse. Che, se ci accorgiamo, è un po' quello che fanno tutti i blog famosi, letti e commentati: indirizzano, in qualche modo, il pensiero di chi li legge e commenta.
Avete capito che roba? Non vedo perchè io dovrei essere da meno. Ho deciso che, da oggi, soggiogherò le masse e realizzerò i miei sogni. Comincerò con la ragazza, poi passerò a Lost, e poi litigherò con Gandhi (mi piacere litigare con chi apprezzo).
Ho già in mente un post che farà pensare tutti voi che mi state leggendo. Meglio 3 gatti che niente.

Che strano, non me lo ricordo più. E sì che l'avevo sognato stanotte...Sigmund, tu ne sai qualcosa? Tu non sai mai niente, vero? Gli chiedi qualcosa...e quello cosa c'entra adesso? Fatti l'affaracci tua!
Scusate, è il bello della diretta.

2 commenti:

S ha detto...

A me non è mai capitato di sognare di trovarmi sull'isola di Lost... però chissà, magari è capitato e l'ho scordato la mattina dopo, come insegna il dr. Freud. In effetti, a differenza di quand'ero bambino, non ricordo spesso i sogni che faccio anche se sono sicuro di averne fatti. Alle volte mi capita di svegliarmi durante dei sogni, e dopo essermi riaddormentato e nuovamente risvegliato non ricordarli minimamente; allora può succedere di ricordarmeli all'improvviso anche a distanza di giorni.

Divagando un attimo su Lost, manca meno di un mese all'inizio della fine... Non vedo l'ora! :D

MaxBrody ha detto...

Non può essere che ti svegli all'interno dei sogni? Quindi, quando ti riaddormenti e ti risvegli, sei sempre nel sogno e non puoi ricordarteli perchè, in realtà, stai dormendo...

...divaghiamo su Lost, va'! L'immagine dell'"ultima cena" isolana ha cominciato a fremermi.. io speravo di resistere almeno fino a Febbraio :3