giovedì 24 dicembre 2009

Lo strano caso dell'anno Jekyll e dell'anno Hyde.

Manca poco al termine di questo IX°anno del XXI°secolo del III°millennio del etc etc che mio padre comprò. Un anno all'insegna di Selene, come ben sa chi ha seguito le vicissitudini di questo blog e del suo stralunato autore, mai così lunatico da quando gli hanno chiuso la prima serie di PKNA e non sapeva più se Uno era morto o no.
Non so voi, personalmente questo 2009 è stato un'annata che ricorderò parecchio (almeno fino a quando la memoria reggerà, direi che per 2 o 3 mesi non c'è problema): un 2009 fioriero di buone e cattive notizie. Ma non come gli altri anni: anche lì m'erano accadute cose più belle e meno belle, ma la linea di demarcazione non era stata così netta com'è stato quest'anno. Quest'anno ho provato emozioni di felicità pura, come non ne provavo da, appunto, anni; e sentimenti di scoramento - come si sente nei telegiornali - e depressioni che non mi capitavano da, indovinate? Bravi, da anni.

Al chè oggi, che è la vigilia di Natale e, com'è quasi d'uopo per un anticonformista come me, l'ho passata non facendo assolutamente nulla, ma nulla-nulla, non nulla che uno alla fine si muove comunque, io non ho fatto proprio un nulla di niente, a parte leggere, e quindi, in realtà, qualcosa l'ho fatta, e allora vedete che parlo a vanvera? Perchè parlo a vanvera? Perchè è Dicembre, e questo Dicembre mi va quasi tutto storto (tanto più che per me scrivere su un blog è come parlare...cioè, italiano zero, qua, proprio).
Vabbuò, fatto sta che il 2009 è stato un anno assolutamente pazzerello. E dico 'pazzerello' per non dire altro, tipo 'del ca..'...appunto, che poi Maroni mi censura, quindi meglio 'pazzerello' e bella lì (oh, ma oggi l'italiano? Ma dov'è? Cioè, ma va' che è una roba..).
E pensare che volevo fare un post triste, invece sto sproloquiando vaccate come l'ultimo degli asinari (lo si capisce dal fatto che non so cosa c'entrino gli asinari, che è brava gente che fa un mestiere dignitosissimo).
E' anche vero che "Uomo allegro il ciel l'aiuta", ma anche che "Una buona risata si trasforma tutta in buon sangue". Insomma, si ride per non piangere, ma anche per ridere e basta. Essere allegri di spirito aiuta, ma anche no.

E se è vero che, così facendo, sembro Veltroni quando ancora esisteva, è altrettanto certo che il 2009, per qualche imperscrutabile ragione, è stato per metà un sogno e per metà un incubo.
Parto a Gennaio, deciso che questo è l'anno del cambiamento: do 5 esami in 5 settimane, sopportando neve, ghiaccio, matrimoni altrui e mille altre sofferenze inenarrabili. Sono anche prolifico, con ben 10 post pubblicati sul blog. In primavera c'è una lieve flessione, ma è compensata da commenti positivi al mio operato; e, soprattutto, la flessione è dovuta al riprendere di una vita sociale che può dirsi degna di tale epiteto. Frequento lezioni come un forsennato, prendo addirittura appunti e riesco a frequentare le stesse persone per più di due giorni di fila. A metà Marzo, poi, conosco colei che darà un vago senso alla mia esistenza per buona parte dell'annata.
Ma è tutto il clima ad essere diverso: Obama entra in carica, chiude Guantanamo e tutti, nel mondo, sembrano essere contenti. Nemmeno il nostro becero governo ne spara tante. Anzi, presto il Nemico per eccellenza viene messo alla berlina per via di scandali vari, e c'è anche il gusto di vederlo deriso e umiliato di fronte all'opinione pubblica.
In estate qualcosa comincia a cambiare. Nel mondo fumettistico, diciamo, "minore", è il patatrac. Da parte mia, però, faccio ancora in tempo a incontrare per la prima volta dal vivo alcuni miei miti: non ci parlo per la vergogna, ma almeno posso morire dicendo di averli visti. In quel momento c'è anche lei, alla quale riesco perfino a dichiarare tutto quello che provo e penso (e anche qua per me è un primato), e non ricevo nemmeno una porta in faccia come risposta.
Nel mondo le cose non vanno malaccio, in Italia purtroppo sì, e in Agosto cominciano ad arrivare i primi segnali di quello che saranno i mesi freddi.
Che poi non sono nemmeno così freddi, tanto che fino a una settimana fa avevo caldo, mentre, nei tre giorni scorsi, giusto quelli in cui dovevo prendere l'aereo e fare cose indispensabili per la laurea, ha nevicato come Dio e Trenitalia comandano. Ma già da Settembre le cose erano andate in peggiorando: due esami e le mie prime bocciature, non tanto brucianti perchè attese. Si sa com'è, la depressione. Ti colpisce ed è come prendere a pugni una punching-bag (dove voi siete la punching-bag). Quando perdi l'unica cosa in grado di dare un vago senso alla tua esistenza..........beh, non lo so, immagino che la tua esistenza perda senso. Nel mio caso l'immaginazione ha vinto sulla realtà (ma non è una novità). Anche questo lo si ritrova sul blog. Così si è continuato per tutto l'autunno, a parte rare spruzzate di real-life dovute alla lettura di alcuni libri di Eco. Eco mi apre sempre gli occhi, è un po' il mio reggi-palpebra, quando ho sonno gli dico:"cala la palpebra!" in messicano e lui si fa da parte. Io e Eco abbiamo molto in comune. Infatti lui si è rasato la barba e io me la sono fatta crescere. Siamo sempre in sintonia.
Ora è la vigilia di Natale e al posto della neve c'è la solita poltiglia marrone che tu ci cammini sopra e scivoli peggio che all'acquapark; l'Italia è stretta nella morsa del gelo, le ferrovie sono strette nella morsa della morsa, Bertolaso dopo l'album di foto che s'è fatto in Abruzzo si spertica per farsene un altro. Tutti sbraitano come bestie e addirittura per poco non ammazzavano il premier, mannaggia o putipù, s'è salvato anche stavolta. Forse il Nobel per la Pace a Guantanamo non lo chiude più adesso, ma più avanti.

Se Robert Louis Stevenson fosse ancora fra noi, direbbe:"Essere ciò che siamo, diventare ciò che siamo capaci di diventare, questo è il solo fine della vita." (O forse no, perchè l'ha già detto). Sicuramente anche lui si accorgerebbe che in questo 2009 che volge verso l'agognata conclusione c'è qualcosa che non va: è come se ci fossero stati due 2009, uno Jekyll e uno Hyde.
Un 2009 come Giano Bifronte, dunque.

No, è meglio Stevenson. Ormai l'anno è quasi finito, dovrebbe ricominciare la parte positiva adesso, no? Io credo di sì. E' dura, ma voglio crederci. E se per avere quei momenti di felicità che Jekyll mi ha dato, anche se non è durato moltissimo, sono pronto a sopportare Hyde anche nel 2010.

2 commenti:

Colei che... ha detto...

Ciao max, tanti Auguri! :)

Eco e' effettivamente un buon compagno, come ho imparato leggendomi il suo saggio sulla traduzione anni fa... per il resto Hyde e Jekyll non vivono nell'anno che hai passato, ma in te (insieme a max, a Brody, ad Antonio e molti altri). Non volevi saperlo, ma te l'ho detto lo stesso.

MaxBrody ha detto...

Ciao, auguroni anche a te!!

Eco è un ottimo compagno, soprattutto le sue raccolte di articoli. Te le consiglio ;-)

Grazie, purtroppo so bene che sono io, prima di tutto, a dover cambiare, e a non vedere tutto nero. Ci sto provando (infatti i post non sono tristi come avevo pensato in un primo momento) e ci proverò ancora. :)

Ora la domanda è: chi è Antonio??