lunedì 31 maggio 2010

Il numero duecento! (tutto a colori)

Oggi non avevo la più pallida idea di cosa scrivere (di solito non ho idee lo stesso, ma almeno sono abbronzate), quando, per una di quelle curiose coincidenze che, come dei fili sottilissimi, guidano la nostra esistenza, sotto il rigido sguardo delle moire orfei, pronte a reciderli quando meno ce l'aspettiamo, insomma (mi fermo che tanto il periodo ha perso il suo senso logico), stavo lì che mi grattav... ehm, che rimuginavo, quando mi accorgo che questo post è il post numero duecento pubblicato su questa specie di blog.
Il Numero Duecento!! Numero magico, numero rotondo, numero a tre cifre (ma più grande del Cento), causa, in molti, di triscaidecafobia (a patto di sottrargli centottantasette)!
E pensare che, quando iniziai a tenere il blog (o chi per esso), non immaginavo certo che un giorno avrei festeggiato questo ampio traguardo. Eh, ero giovane e sbarbatello, allora. Oggi sono giovane, ma solo per l'anagrafe, e ho la barba, da bravo finto intellettuale. Detto ciò, grazie a tutti coloro che, in questi duecento post, ci hanno sostenuto (me e il blog). Duecento di questi post.

Come festeggeremo? Boh, io sono asociale, non sono pratico. Diciamo che l'inaspettato traguardo mi ha suggerito diverse riflessioni che potrete leggere di seguito. Sono molto importanti per la continuity. E poi, come da tradizione, abbiamo il tutto-a-colori... 'nsomma, questo passa in convento. Ma si dia inizio alle danze.

Riflessione Uno. Che gusto c'è a possedere un giornale se non ci si parla un po' addosso? (cit.) Chiedere a Feltri. Fatelo voi, che a me viene voglia di malmenarlo ogni qualsivoglia volta lo vedo. Comunque, quando iniziai il blog, nell'ormai remota estate del 2008, lo feci non tanto perchè avessi chissà cosa da scrivere; non tanto perchè annoiato e poco voglioso di studiare; non tanto perchè, al giorno d'oggi, se non hai un soscial netuò:k non sei nessuno; quanto, piuttosto, perchè, come già avevo fatto in altre occasioni, copiai spudoratamente gli amici Luttazzi4ever e DjJurgen (nei link trovate il loro Bloggo degli Sgrittori). Perchè li copio in continuazione? E perchè essi non mi querelano o mi diffidano dall'imitarli? Alla seconda domanda si può rispondere facilmente: perchè non hanno mica il brevetto del blog. E poi sono brave persone, hanno la pazienza di Giobbe, loro (io gliela restituii subito). Rispondere alla prima domanda è più complesso e richiede un atto di fede: dovete sapere che le idee circolano nell'aria e, gira gira, sono sempre le stesse: quello fa l'i-pod, quell'altro fa uscire subito l'i-pad, quell'altro ancora l'i-ped destr, l'i-ped sinistr, l'i-man destr, l'i-man sinistr, e così via; lo saprete anche voi. Ora aspettiamo l'i-rett (detto famigliarmente l'i-prot). Battute (orride) a parte, il punto è che le idee che hanno quei due loschi individui le ho anch'io. Solo che loro ci credono e le sfruttano. Io, che non ho nemmeno un'autostima, ma le faccio prendere il tram, no. Sicché vengo sempre anticipato sul tempo. Per cui, non mi resta che copiare: del resto, da piccolo ho visto tutti i film dei Vanzina, qualcosa m'è rimasto.

Riflessione Due. Quando si fanno post di questo tipo, scrivere sempre tutti i numeri per esteso, anziché in cifra. Aiuta ad allungare il brodo. Quindi, non "200", ma duecento. "E se devo scrivere" - potreste ribattere - "chiama il 118, che un tizio è stato investito?". In quel caso dovrete essere fortunati che ci sia qualcuno che sappia scrivere (non è cosa così scontata, oggigiorno; questo blog lo comprova). Poi, francamente, fareste meglio a chiamarlo voi, che prima che qualcuno tiri fuori il cellulare o smetta di fare le foto l'infelice è bello che schiattato. Nel caso, astenetevi.

Riflessione Tre. Io e la redazione (La Redazione è il nome che ho dato alla mia lampada da tavolo, la quale, contrariamente a quanto sareste portati a pensare ad un'occhiata superficiale, non svolge la funzione tipica per oggetti del medesimo tipo, ossia fare luce, ma un compito altrettanto importante: arreda la scrivania. Anche perchè in questo istante ci sono trenta gradi e un sole che spacca le pietre e non mi va di elargire denaro superfluo all'Enel) sappiamo bene che, da qualche tempo a questa parte, il nostro blog dal nome ballerino (tanto che stiamo pensando di chiamarlo Giuda) non fa più ridere come una volta. Però, però. Prima che annuiate, rifletteteci bene: avete mai terminato la lettura di un nostro post ilari e spossati dalle risate o, perlomeno, completamente soddisfatti? Pertanto, vi chiediamo solo un po' di pazienza. Potevamo chiederla ad Andrea, ma è morto. Mica è colpa nostra, non guardateci così. Su, cominciate a prepararla.

Riflessione Quattro. Ultimamente stiamo assistendo ad una strage di Grandi Personaggi. Sanguineti, Arnold, Dennis Hopper, i tizi delle ong filo-palestinesi, la Giustizia in Italia, i pesci del Golfo del Messico... noi, nel nostro piccolo, continuiamo ad esserci. Lo promettiamo. Ora scusateci, andiamo a mollare gli ormeggi.

Riflessione Cinque. Avevo in mente diverse riflessioni, mentre scrivevo me le sono dimenticate tutte. Patient. Che, se non erro, vuol dire "malato". Uhm. Che caso.
Ammettiamolo, i post celebrativi non li legge nessuno. Ma a me piacciono. Perchè si fa il punto sul passato, e conoscere il passato aiuta a comprendere il futuro che ci attende. Ecco, la morale l'ho fatta, allora sapete che vi dico? Farò il punto sul passato.

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passato


Ecco qua. Come sarà il futuro? Che ne so, ho detto che aiuta a comprenderlo, non a prevederlo.
Attenderemo: nel frattempo, duecento di questi post, blog !!!

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