...e domani non si va a scuola.
E vabbè, non ci vado da due anni.
...e fa un caldo terribile.
E vabbè, resto a casa, al fresco.
...e a pranzo, pollo.
E vabbè, digerirò, prima o poi.
...e mi viene sonno.
E vabbè, mi picchierò per restare sveglio.
...e la gente gira per i negozi e compra, compra, ed è felice.
E vabbè, io ho già tutto.
...e la gente esce, si incontra e si diverte.
E vabbè, la tv può essere un'ottima compagnia.
...e il telecomando fa le bizze.
E vabbè, brontolerò un po'.
...e, come tutti i Sabati, il pomeriggio non c'è assolutamente una capocchia di cavolo in tv.
E vabbè, leggerò il televideo, per essere informato su quanto accade in Italia e nel Mondo.
...e il telecomando si scassa del tutto.
E vabbè, leggerò un libro.
...e mi danno fastidio gli occhi.
E vabbè, smetto di leggere.
...e guardo il soffitto.
E vabbè, è un po' sporchino.
...e giro e mi rigiro.
E vabbè, almeno è passata mezz'oretta.
...e inizio a roteare i pollici.
E vabbè, solo 5 minuti.
...e il polso sinistro mi duole.
E vabbè, quasi quasi metto un dvd.
...e li so tutti a memoria.
E vabbè, provo a rileggere il libro.
...e mi duole la cervicale.
E vabbè, ma sono un cesso.
...e speriamo arrivi presto Domenica.
E vabbè, ma tanto i festivi sono tutti uguali.
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