lunedì 7 dicembre 2009

Fumetti di destra e di sinistra. (F e I)

Nella mondo reale, si sa, i fumetti non se li fila nessuno perchè a nessuno, là fuori, viene in mente di parlare di Zagor o Asterix - se non per dire "è carino" o "lo leggi? sì, lo leggo" - mentre è più remunerativo disquisire di Cassano o di Simona Ventura; pertanto, gli appassionati di fumetti sono costretti a ritrovarsi su internet (è anche curioso constatare come gli appassionati di letteratura o di cinema possono invece discutere anche senza nascondersi, badando ovviamente a parlare a bassa voce) e, se siete di quelli che reputano dementi quelli che parlano di fumetti (1) e su internet (2), sappiatene le motivazioni e imparate a non discriminarli.

Tutta questa premessa per dire che, a furia di parlare su internet e sempre con gli stessi interlocutori, gli argomenti, per gli appassionati di fumetti, cominciano a scarseggiare. Ma per fortuna qualcosa di inedito si trova sempre. Mentre stendevo la mia Intervista al lettore per uno di questi forum di matti (fra di noi possiamo discriminarci quanto vogliamo), mi sono trovato a dover - tristemente - constatare come i fumetti, che tutti noi riteniamo portatori di valori ineccepibili e da imitare, siano per la maggior parte di destra.
Nell'intervista si citano Iron Man e la Pimpa, dichiaratamente fascista il primo, talmente stupida da credere a Berlusconi la seconda (e se seguite le sue avventure sul blog di Davide La Rosa, saprete come l'Armando sia peggio di Mussolini), e si nota come i pochi fumetti di sinistra rimasti siano alcuni Bonelli d'elite. Ma esaminiamoli uno per uno, questi destrorsi:
Tex. Un fuorilegge (quindi cattivo) che diventa ranger e amico degli indiani (i leghisti adorano minoranze di questo tipo), che risolve tutto a pugni e pistolettate non può che avere connotati missini e violenti, anche se spesso è dovuto scendere a compromessi coi democristiani per non uscire dalla maggioranza.
Zagor. Uno che si chiama lo Spirito con la Scure, che picchia chiunque disturbi la sua tranquilla Darkwood e la vita dei suoi amici, è senz'altro un leghista convinto. Cico, dal canto suo, è un provincialotto e vota quello che vota il suo amico.
Dylan Dog. Parte come comunista "di sinistra", attento ai problemi sociali, ecologici, ecc. ed è fra i primi a divulgarli al grande pubblico. Dopo Tangentopoli, come i suoi compagni, assume connotati populistici (vedasi l'amicizia con Bertinotti) e moralistici, che lo portano, giocoforza, a diventare l'emblema dell'opposizione dei nostri tempi, assolutamente speculare e complementare a ciò cui si vuole opporre.
Nick Raider: E' un ispettore di polizia a New York, ma non è cupo e disperato. In America vota i democratici, in Italia i socialisti e quindi Forza Italia.
Nathan Never. All'inizio è poliziotto, beve e cerca il pericolo, quindi è di destra, di quelli che fanno gli esaltati ma poi votano la Dc. Quindi, dopo la morte della moglie, passa a sinistra: odia il mondo e vuole raddrizzare i torti: tante sono le storie che lo vedono criticare i potenti. Quando ritrova la figlia e questa lo lascia solo, Nathan è ormai fidanzato e sereno, ma odia ancora i potenti: insomma, va un po' di qua e un po' di là, dipende chi gli da maggior sicurezza, sulla scia del Pd d'alemiano.
Legs Weaver. Un'agente di sicurezza che si spoglia in continuazione e adora distruggere palazzi, forte e sicura di sè: l'antesignana delle starlette che oggi infestano i programmi tv.
Julia. Ha a che fare col crimine e lo divulga ad altri; come tutti i criminologi che divulgano, sembra di sinistra ma non lo è. La sua strategia prevede riflessioni pacate e costruttive. Un'ex-democristiana confluita - forse con scarsa convinzione - nel PdL.
Magico Vento. Deciso e determinato, crede nella giustizia, ma non disdegna maniere forti. Un conservatore che si oppone al malcostume: IdV per lui.
Dampyr. Tesla è di sinistra, una sinistra riformista e moderna (Vendola e Obama i suoi miti); Kurjak è chiaramente di AN, anche se è pronto a seguire Fini nella sua battaglia per la civiltà. Harlan vota scheda bianca perchè è convinto che i politici facciano tutti schifo.
Gregory Hunter. Il don dell'oratorio gli ha insegnato che bisogna volere bene al prossimo, ma - ebbene sì - vota UdC.
Brad Barron. Tipico repubblicano americano alla Schwarzenegger, quindi non cattivo o xenofobo, ma convinto di agire per il bene suo e del suo Paese. Pertanto entra nel PdL laico e riformista e ne diventa l'unico membro.
Demian. Non sa chi è nè da dove viene, ma vota UdC per via della croce che ha incisa addosso.
Volto Nascosto. Leader estremista, si classifica come di sinistra ma i leader estremisti sono sempre conservatori (del loro potere).
Jan Dix. Il Jeremy Irons di casa Bonelli, con le sue trame gialle condite da elementi di arte pop, invita alla moderazione,nella più comune tradizione del Popolo delle Libertà schifaniano e bondiano(ama la cultura).
Greystorm. E' un sognatore, ma diventa presto un nerd: in quanto tale, comincia sin da giovane a ritenere tutti inferiori a sè e fa di tutto per ottenere ciò che vuole.

Passiamo ai fumetti di sinistra:
Ken Parker. In una storia legge pure "Il Manifesto" (e, come tutti gli altri, non lo capisce), che ve lo dico a fare.
Mister No. E' di sinistra in quanto apartitico, e pensa che con Obama le cose possano cambiare (ma poi si trinca del whisky, quindi il suo parere è quello che è).
Martin Mystère. Sempre bastian contrario, parte di destra (cambia donne in continuazione, fa il figo con la Ferrari), poi invecchia e diventa saggio. Liberal all'americana, vota i democratici, ed è sempre attento ai problemi ecologisti, ambientalisti, animalisti; rispettoso delle minoranze ma anche delle maggioranze, in Italia vota Pd, rimandone un po' deluso per il suo atteggiamento (troppo) attendista. Da giovane partecipò alle marce contro il Vietnam, ma solo perchè lo facevano gli altri.
Napoleone. Un fumetto di nicchia adorato alla follia dai cultori dei cinema d'essai e dei mattoni letterari di fine ottocento, roba che solo uno del Fronte Nàtionale può essere talmente folle da leggere e vedere cose del genere.
Caravan. Buoni sentimenti, storie d'amore, critiche alla guerra e al Governo, è oggi come oggi il fumetto di sinistra per antonomasia.

Si vede, quindi, come, anche nel fumetto italiano più rappresentativo, la sinistra manchi di raggiungere il pubblico dei suoi elettori. Perchè? Quali sono le cause della disfatta del progressismo in Italia?
E che ne so, se lo sapevo stavo in Parlamento, mica qua.

4 commenti:

Colei che... ha detto...

Certo, perche' quelli che stanno in parlamento risponderebbero alla tua domanda... :P Comunque ottimo post da nerd fumettaro (:P), anche se con alcune analisi mi trovo in disaccordo. :P

luttazzi4ever ha detto...

Posso dire che con questo post dimostri veramente di non avere mai niente da fare?(come il sottoscritto, d'altronde!)

Un post veramente nerdifico e perfetto. Se lo trova qualcuno della redazione di studio aperto diventi famoso perchè, sicuramente, và a finire che ci credono.

E magari lo bollano come "importante ricerca degli scienziati italiani" per far vedere che ci sono e non è tutta una leggenda.

Che mito!

MaxBrody ha detto...

Come non ho niente da fare? E chi le fa le ricerche per Studio Aperto?

@miss Che: ora voglio le tue analisi (e non valgono quelle del sangue) e di chiunque altro voglia cimentarsi con questo ardito tema.

Unknown ha detto...

I fumetti sono di destra perché i fumettisti sono come i contadini