giovedì 3 luglio 2008

Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace (così recita il detto, che può anche sbagliarsi)

Copincollo da quella fonte di inesauribile sapere che è Wikipedia:

La geografia (dal latino geographia, a sua volta dal greco antico, γῆ/γέα (Terra) e γράφειν (Scrivere), letteralmente, scrittura della terra) è la scienza che studia, interpreta, descrive e rappresenta la Terra nei suoi aspetti fisici e antropici, cioè negli organismi spaziali della sua superficie.
La geografia è molto più che la
cartografia, cioè lo studio delle mappe, e non è nemmeno lo studio di promontori e baie, non investiga solo su cosa e dove è sulla Terra, ma anche perché è lì e non da qualche altra parte, riferendosi alla sua "posizione nello spazio". Ne prende in esame le cause, sia naturali che umane, e studia le conseguenze che questi fatti determinano.

E veniamo al motivo del titolo di questo post.
A me la geografia non piace.

Rispetto i geografi, riconosco l'importanza della disciplina, ma proprio non mi attira.
Nè mi ha mai attirato, devo aggiungere:al termine del biennio all'ITIS esultai, ebbro di felicità, appena scopersi che non avrei mai più dovuto studiare questa materia pesante e ridondante.

E così, quando, nonostante io sia un futuro letterato (ma quando mai..), mi sono reso conto che, prima o poi, avrei dovuto sostenere un esame di Geografia, mi è venuto il magone.
Magone poi passato, chè il cervello aveva già rigettato l'idea e aveva collocato il subdolo esame all'ipogeo della lista di orali da dare.

Ma, come sempre, le cose non vanno come vorremmo che andassero; ed oggi eccomi qui, costretto da circostanze varie a preparare la materia a me nemica con pochissimi giorni a disposizione.
Va da sè che ancora non ho iniziato a studiare, o meglio, ci ho provato, leggendo il 1° capitolo di uno dei 4 volumi da conoscere a menadito; 1° capitolo che, rispettando quel principio che regola la distribuzione dei capitoli all'interno dei libri universitari, il Principio del Questo lo mettiamo qui, quest'altro qua e chi s'è visto s'è visto, è profondamente inutile, e altro non fa se non riassumere in anticipo quello di cui tratteranno le altre sezioni del tomo, provocando nello studente adirato un'imprecazione sonante similmente a "Ma cacca schifosa! E lo sapevo che era un capitolo inutile, questo qua! Ma vada via al ciap, libro dell'ostrega!".

Perchè perdere tempo a lamentarsi, qualcuno potrebbe obiettare. Perchè sì, gli risponderei io.
Perchè la Geografia non è "mi dica la capitale del Verdestan" o "mi elenchi i fiumi del Piemonte in ordine di metraggio decrescente", ma è un complesso di nozioni, aspetti e posizioni non solo fisiche, ma anche socio-culturali, socio-politiche e amministrative, ma anche letterarie, perchè no (avete appena scoperto quello che imparato dal famoso 1° capitolo di cui sopra);
tutte cose che possono anche essere interessanti, e che sicuramente lo sono. Personalmente, dato che, grazie al Cielo o chi ne fa le veci, non sono obbligato a farmi piacere tutto, ho adottato una massima pronunciata da un mio amico che faceva l'avventuriero a Charleston: cosicchè io, riguardo la Geografia, dico che francamente, me ne infischio.

Postilla amiatina: se la mia esposizione non vi avesse convinto o, per qualche motivo, siete comunque interessati ad approfondire l'argomento Geografia, vi consiglio di cercarvi qualche libro specifico o di andare su Internet, che c'è un sacco di roba.
A presto con i miei preziosi consigli!

1 commento:

DjJurgen ha detto...

"E così, quando, nonostante io sia un futuro letterato (ma quando mai..), mi sono reso conto che, prima o poi, avrei dovuto sostenere un esame di Geografia, mi è venuto il magone"

ma tu lo sai che il magone non è altro che Mago Merlino ingrassato?? :P

p.s. ma quanto cavolo scrivi??? :O

p.s.2 per fortuna hai accettato il suggerimento di Lutty, e hai tolto il controllo sui commenti!

p.s.3 costa troppo, e poi mi hanno detto che è meglio il Nintendo Wii!!!